Simulacro «Simulacro» [2010]
Simulacro
Titolo:
Simulacro
Nazione:
Italia
Formazione:
Anamnesi - Batteria
Xul - Chitarra/voce
Thaniey - Chitarra/voce
Legion Mm - Basso
Genere:
Durata:
13' 32"
Formato:
CD
2010
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
La storia dei Simulacro è ancora breve, ma il gruppo dimostra di essere già degno di nota: nati nel 2009 dalle ceneri di un'altra band (i Nocturnal Path, di cui inizialmente incorporava tutti i membri), ad un solo anno di distanza pubblicano il loro primo demo... e che demo!
Tanto breve quanto intenso, con i suoi quattordici minuti scarsi ci consegna dei musicisti (in verità già presenti da tempo nella scena estrema) con idee stilistiche chiarissime ed intenti distruttivi, tanto nella musica quanto – ideologicamente – verso la società marcia in cui viviamo.
Il demo si apre con "The Dream": tastiere apocalittiche in primo piano e drumming forsennato si sposano alla perfezione, facendo tornare alla mente i primi Dimmu Borgir ed Emperor (lacrimuccia inevitabile) e con una chiusura a sfumare – una finte quiete dopo la tempesta - che dura pochissimo, il tempo che parta la seconda "The Awakening". Il copione è lo stesso dell'opener, anche qui siamo al cospetto di un equilibrio perfetto tra violenza Black/Death e rallentamenti ad impreziosire il tutto (una caratteristica vincente per tutte le loro composizioni). A partire dalla brevissima "Shattered Hopes" le cose cambiano leggermente: fa capolino la furia dei Thy Primordial a strappare bruscamente il leggero velo di oniricità dei brani precedenti, e che è una sorta di introduzione alla finale "Salvation", forse la sintesi più riuscita di ciò che si sono proposti di creare i Simulacro. La tastiera passa di molto in secondo piano per fare capolino solo in alcuni momenti mirati, lasciando il compito di distruggere l'ascoltatore agli altri strumenti, ma ricomparendo con forza su un finale carico di pathos.
Stupore e soddisfazione. Queste sono le parole migliori per descrivere l'esordio del progetto Simulacro, di cui ora non possiamo che attendere con estrema curiosità gli sviluppi. L'unico elemento su cui attualmente devono concentrarsi è la scelta di un tastierista all'altezza del defezionario Estia, elemento perno del loro sound, salvo non voler insistere su un aspetto Black/Death più classico per il loro stile. Personalmente, però, mi auguro fortemente che le tastiere rimangano parte integrante ed insostituibile di una band così affiatata.
Track by Track
- The Dream 80
- The Awakening 85
- Shattered Hopes 75
- Salvation 85
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 75
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
78Recensione di HeavyGabry pubblicata il --. Articolo letto 1628 volte.
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