Simus «Vox Vult» [2015]
Recensione
Che il cd di debutto dei Comaschi Simus, questo “Vox Vult” uscito per la Bakerteam Records, sia in grado di convincere, secondo me non c’è dubbio, tuttavia che la band sia Prog Metal, io direi francamente di no. Per la verità, l’album ha delle sonorità molto più leggere, che sicuramente hanno il metal tra le proprie influenze, ma non mi sembrano certo quelle principali per la band. Altre volte però la band non è neanche così tanto progressive, e sembra più che altro alternative.
Appare chiaro che l’equilibrio tra i generi musicali in questo album è dinamico, e infatti così è: A parte infatti l’intro “Giano”, dalla seconda alla quarta canzone compresa la band sembra più che altro alternative, non ha del metal in quantità visibili, e non è poi così tanto prog, a parte qualche divagazione comunque abbastanza contenuta. Bisogna aspettare “The Soulmaker”, che è anche il singolo dell’album, per sentire effettivamente qualcosa di prog metal, dove semplicemente gli strumentisti si lasciano andare a una maggiore libertà compositiva. È proprio ciò che volevamo sentire! Bene anche per il brano successivo “Fakir”, che sta su simili lidi compositivi. Da qui, si plana con l’accoppiata riuscita della nona e dell’undicesima canzone, inframezzate da una decima canzone che mi ha lasciato indifferente per un main riff insignificante.
In altre parole, “Vox Vult” dei Simus non sembra male, ma a dir la verità per il fatto che ha poco di metal, mi lascia un po’ confuso sulla direzione della band. Intendo dire: va letto come un alternative un po’ più elaborato e complesso, o come del progressive metal non molto elaborato e anche non molto metal? Qual è dunque il pubblico più adatto per questo disco? Io non lo so e ovviamente non posso dirlo, ma è questo l’unico difetto che consiglio alla band di limare nelle composizioni future, e che influenza il voto finale. Nel frattempo, non essendo molto metal, consiglio agli amanti del prog metal, un ascolto preventivo prima di procedere ad un eventuale acquisto.
Track by Track
- Giano - Intro S.V.
- Vox Vult 70
- Planet Caiak 70
- Mantis 70
- Who am I - Intermezzo S.V.
- The Soulmaker 75
- Bitter taste 75
- Fakir 75
- Deus Vult 70
- Requiem For My Moon 60
- The Golden Pendulum Of Babylon 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 65
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
70Recensione di Snarl pubblicata il 23.04.2015. Articolo letto 2031 volte.
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