Sirgaus «L'Amore, l'Ardore e l'Alviano» [2018]

Sirgaus «L'amore, L'ardore E L'alviano» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
10.02.2018

 

Visualizzazioni:
2368

 

Band:
Sirgaus
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Titolo:
L'Amore, l'Ardore e l'Alviano

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Sonja Da Col :: Vocals;
- Mattia Gosetti :: Bass, programming and backing vocals;

 

Genere:
Symphonic Rock / Metal

 

Durata:
1h 2' 35"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
26.01.2018

 

Etichetta:
Rockway Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
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Recensione

I Sirgaus presentano il loro nuovo disco “ L’Amore, L’Ardore e L’Alviano” con una narrazione di matrice prettamente storica che si propone di evocare la gloriosa battaglia nazionale di Rusecco a Cadore nell’anno 1508 quando il Sacro Romano Impero cercò in sostanza di conquistare i terreni a Nord della Serenissima dando luogo ad una sanguinosissima battaglia per la difesa del proprio territorio. Al di là del contenuto dell’opera, proteso a detta della band ad un rock sinfonico misto a metal ma secondo chi ascolta non privo anche di qualche passaggio più folk, va indubbiamente elogiata per il ricordo del triste avvenimento ma indubbiamente andrebbe eventualmente orientata su una platea amante di storie fiabesche e non che canta le gesta passate di popoli con particolare riferimento in questo lavoro a quanto fatto da Barolomeo d’Aviano. La band bellunese ma soprattutto il cantore nonché strumentista Mattia Gosetti viene accompagnato da questo progetto anche da altri artisti sia maschili che femminili come Sonia Da Col. Il lavoro si alterna strumentalmente in assetti rock molto moderati dove vengono prevalentemente messi in evidenza i corali che si propongono appunto di elogiare l’eroe predetto anche attraverso il racconto narrato esclusivamente in lingua madre, così ripercorrendo, tra uno step e l’altro, le ambientazioni del territorio varcate dall’eroe. Il progetto in ogni caso trae ispirazione da un’opera dell’artista pittore Walter Pregnolato intitolato “La Vecia e l’Alviano” all’interno del quale si alternano compiutamente tutti i fatti storici dell’epoca. I brani probabilmente in cui pare più prevalere lo spirito musicale sulla storia è “Cibiana” ma ancora “Tu Proteggi I Miei Sogni” all’interno del quale però, in alcuni passaggi, l’impostazione cantata pare un po’ forzata e poco naturale; “La Battaglia di Rusecco” rappresenta invece il classico brano sinfonico corale su base moderatamente rock. Il disco, valutabile più che altro come opera narrata e cantata, non offre poi molti spunti per poter più o meno valutare quella che è la componente strutturale compositiva dei brani trattandosi prevalentemente di sottofondi di synth con percussioni soft che fungono in sostanza da ambientazione e sottofondo al cantato – narrato ma nulla di più. Quanto all’opera musicale rock in sé l’unica cosa da dire è che l’autore si è ben calato nel ruolo con lo spirito più che altro di evocare una particolare quanto importante vicenda storica rispetto a quella strumentale che in definitiva, come sopra già detto, assume più che altro un ruolo secondario.

Track by Track
  1. L'amore, l'ardore e l'Alviano S.V.
  2. Il Disegno Suo S.V.
  3. La Marcia dell'Alviano, mi son veneto S.V.
  4. Mani Sulla Neve S.V.
  5. I Boschi Su Deona S.V.
  6. Cibiana 60
  7. Chiavi e Profezie S.V.
  8. Tu Proteggi i Miei Sogni 60
  9. I Sbroa Fen S.V.
  10. Un Amore di Montagna S.V.
  11. La Battaglia di Rusecco 65
  12. La Serenissima Vittoria S.V.
  13. Ritorno A Cibiana S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 50
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
59

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 10.02.2018. Articolo letto 2368 volte.

 

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