Stargenesis «Distress Call From Earth» [2023]

Stargenesis «Distress Call From Earth» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Wolverine »

Recensione Pubblicata il:
26.10.2023

Band:
Stargenesis

Titolo:
Distress Call From Earth

Nazione:
Italia

Formazione:
- Michele Vissani :: Batteria, chitarre, tastiere;
- Valeriano De Zordo :: Voce;
- Daniele Ferretto :: Basso;

Genere:
Prog Rock / Metal

Durata:
1h 22' 46"

Formato:
CD

Data di Uscita:
16.01.2023

Etichetta:
Autoproduzione

Distribuzione:
---

Agenzia di Promozione:
Infinity Heavy

Recensione

Enorme questo progetto chiamato Stargenesis, giunto al secondo capitolo con il nuovo disco “Distress Call From Earth”, un ottimo compromesso tra space, prog, heavy metal ed hard rock. Nata solamente nel 2021, questa band si prefissa in sostanza l’obiettivo di volgere alla ricerca di obiettivi fantascientifici e filosofici proiettati all’interno della musica geneticamente concepita su basi moderne, cinematiche ed immersive. Il clean che si propaga all’interno dei quattordici brani è incredibilmente espressivo ed il trio realizza delle partiture uniche nel proprio genere a cominciare sia dalle sonorità che dagli ottimi lead solo che emozionano incessantemente. Immancabile anche l’attitudine al metal, da sempre cara all’ideatore del progetto e ottimizzata in maniera impeccabile attraverso miscele esplosive inebriate tra prog e quant’altro; la band offre un incredibile ventaglio compositivo la cui pecca probabilmente ricade forse nella lungaggine di alcune tracce che in ogni caso decretano l’incessante vena compositiva della band, tenuto anche conto che è già in studio per la registrazione di un nuovo, terzo attesissimo album. Quello che si ascolta da “Distress Call From Earth”, è un qualcosa forgiato da esperti musicisti che hanno maturano esperienza precedentemente e gli effetti sono tutti pienamente garantiti. Inutile procedere con la disamina delle singole tracce degnamente rese e ricche di costanti e inattesi mutamenti che meritano un ascolto individuale e personale. Un disco decisamente sorprendete e accattivante la cui unica pecca probabilmente ricade sulla lungaggine di alcuni brani.