Stilema «Utopia» [2020]
Recensione
Gli Stilema iniziarono la loro carriera come un gruppo folk acustico traendo ispirazione dalla musica tradizionale irlandese. Con il tempo, decisero di aggiungere degli elementi più “forti”, avvicinandosi al mondo heavy metal e sinfonici, senza comunque dimenticare le origini.
A seguito del primo EP (Ithaka, 2017) e di parecchie soddisfazioni sul palco, ma anche come riscontro dal pubblico e dalla critica, il gruppo ha firmato un contratto con la label Hellbones Records iniziando così a scrivere e incidere il materiale per Utopia, uscito proprio a luglio del 2020.
A dispetto del difficile periodo che il mondo sta affrontando, gli Stilema ci propongono uno stile chiaro e ricco di personalità che allieterà l’ascoltatore attraverso un viaggio immaginario che allontana, seppur temporaneamente, da questa realtà attualmente piuttosto complessa.
Il volo eterno è un brano intenso, diviso in più tempi e con una veste non semplicemente folk, ma anche epica e a tratti drammatica, ben studiato nella sua globalità.
Tra leggende e realtà ha un mood più sognante, quasi poetico che personalmente ho molto apprezzato; Ophelia inizia in modo onirico e soave, per poi esplodere quasi in un gothic anni novanta e sviluppare un ibrido di folk ed epic metal ben articolato che alterna momenti più pacati a quelli più energici.
Mondi Paralleli è talmente lunga che rischiato di perdermi: bel ritornello e interessante melodia, giusto la sua durata è un filo più del necessario, a mio modesto parere.
Da qui non si passerà è puro folklore con ritmo e un testo intenso, perfetto anche il cambio di tempo che fa esplodere un momento di rabbia, uno sfogo che porta un pò di sano growl ben fatto.
Anacrusis è un piccolo siparietto che apre la strada a Utopia, brano che parte più heavy rispetto agli altri: veloce, di impatto nelle prime note, per poi tornare nel genere proposto sino ad ora con una valida coerenza compositiva.
La ballad Armonie chiude il disco proponendo una melodia assai piacevole, dolce e malinconica, accompagnata da un cantato pulito e cristallino e da delle parole decisamente belle e profonde, un piccolo capolavoro che mi piacerebbe ascoltare più spesso.
Utopia è un’opera ricca, a tratti impegnativa se vogliamo ascoltare e cogliere ogni singola nota e parola, ma profonda e scorrevole.
Uno degli aspetti che ho maggiormente apprezzato è stata la fusione ben equilibrata tra folk ed heavy metal (più epic, oserei dire). Si capisce bene le radici della band, la loro storia e il loro passato, ma anche la loro evoluzione e la voglia di crescita, sperimentando e arricchendo il loro sound senza esagerazioni o stravolgimenti totali.
Gianni Izzo sa interpretare ogni brano con naturalezza e grandi capacità non solo tecniche, non da meno gli altri ragazzi se la cavano con bravura e un tocco di delicatezza che reputo assolutamente godibile.
Consiglio vivamente questo disco agli amanti del genere, ma anche a coloro che non disdegnano i contesti epici e simili: non ne rimarrete delusi.
Track by Track
- Il volo eterno 75
- Tra leggende e realta' 75
- Ophelia 75
- Mondi paralleli 75
- Da qui non si passera' 75
- Anacrusis S.V.
- Utopia 75
- Armonie 80
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 80
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 75
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
75Recensione di reira pubblicata il 22.09.2020. Articolo letto 1237 volte.
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