Stormlord «Mare Nostrum» [2008]

Stormlord «Mare Nostrum» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Alcio »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2751

 

Band:
Stormlord
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Titolo:
Mare Nostrum

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Cristiano Borchi :: Vocals
Pierangelo Giglioni :: Guitars
Gianpaolo Caprino :: Guitar
Francesco Bucci :: Bass
David Folchitto :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
46' 50"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Che figata!

Queste sono le prime parole che mi sono venute in mente quando mi è stato dato il promo di quest'ultima fatica discografica (la quinta, se si escludono demo, DVD e best of) degli Stormlord: “Mare Nostum”.
Il combo capitolino torna alla grande con un bellissimo (a mio modesto parere) disco che presenta una evoluzione/consacrazione del proprio songwriting, in favore di brani dai riff più semplici rispetto al precedente “The Gorgon Cult”, ma dagli arrangiamenti decisamente più efficaci e con un occhio di rispetto alla melodia: questo rinnovato amalgama compositivo, frutto dell'eseprienza e della maturità raggiunti dal gruppo, rende ogni traccia presente nel dischetto in esame davvero interessante.

Timpani e tastiere aprono le danze con una breve intro dal sapore militaresco ed epico su cui presto si aggiungono le chitarre che sciorinano riffoni e quindi la voce di Cristiano Borchi che passa dal tono cavernoso al suo classico screaming acuto. Interessante, davvero, l'uso di scale arabeggianti nelle parti di collegamento tra i cantati, le cui ritmiche sono, invece, generalmente basate su intrecci ritmici delle chitarre e della batteria: semplicità ed efficacia al servizio della resa globale del pezzo. Bellissima, infine, la parte epica presente verso il finale, con tanto di soprano che disegna melodie malinconiche e sognanti. Come inizio non è niente male! Complimenti!
A ruota segue “Neon Karma”, introdotta da un riff saltellante e dal sapore vagamente Children of Bodom, e ben giocata sulle alternanze tra riff stoppati e drumming corposo, con una apertura dal gusto goth in stile Type O Negative.
Un'altra scala orientaleggiante al Sytar introduce “Legacy Of The Snake”, che poi parte in quinta con un riff veloce che si alterna ad un mezzo tempo dai riff stoppati e sul lavoro chirurgico della batteria. Il coro di voci femminili quasi alla fine del brano è davvero ben studiato e realizzato.
“Emet” inizia su un riff malinconico e carico di tensione che poi si dipana su bei riff di chitarra e su interessanti riff stoppati, completati dalla batteria di Davide sempre precisa e possente. Nelle parti più sinfoniche ricordano vagamente i Cradle of Filth di “Damnation and a Day”, ma senza mai scadere nella mera riproposizione, mantenendo insomma sempre una certa personalità ed identità di base da non sottovalutare.
Un arpeggio di chitarra classica apre “The Castaway”, giocata sulle melodia di tastiera e sulla voce, ora sussurrata ora più recitativa, in stile Pete Steele.
“Scorn” si presenta come un up-tempo giocato anche questo su scale arabe ed intrecci melodici davvero interessanti.
“And The Wind Shall Scream My Name” è un'altra song che gioca sulle melodie epic/black metal care al gruppo, ma sempre con un occhio alle melodie ed al risultato finale del brano.
“Dimension: Hate” è il pezzo più tirato del disco e a me piace molto, perché presenta anche una bellissima parte centrale recitata e cantata in stile Pete Steele.... prima naturalmente di riaccelerare in una escalation di blast beats!
Rumore di pioggia, introduce la conclusiva “Stormlord” dalle melodie di tastiera da film, dai riffoni di chitarra e dal lavoro incessante della doppia cassa esplosiva del batterista!
Un altro bel pezzo a conclusione di un che, onestamente, non presenta cedimenti!

Come ho detto sin da subito, a me questo disco è piaciuto moltissimo ed ho poco altro da aggiungere, se non che è stato registrato (molto bene) agli Outer Sound Studios di Giuseppe Orlando (dei Novembre) e masterizzato agli oramai mitici Finnvox Studios da Mika Jussila (HIM, Children of Bodom, Nightwish, Sentenced... continuo???). Infine, l'intero artwork è stato realizzato da Gyula Havancsak (Annihilator, Destruction, Benedictum, Elvenking, Grave Digger e molti altri).

Track by Track
  1. Mare Nostrum 85
  2. Neon Karma 80
  3. Legacy Of The Snake 85
  4. Emet 85
  5. The Castaway 75
  6. Scorn 75
  7. And The Wind Shall Scream My Name 75
  8. Dimension: Hate 85
  9. Stormlord 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
80

 

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