Stormwolf «Stormwind» [2015]

Stormwolf «Stormwind» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
03.10.2015

 

Visualizzazioni:
2413

 

Band:
Stormwolf
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Titolo:
Stormwind

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Elena Ventura :: voce;
- Francesco Natale :: chitarra;
- Mark Castellaro :: basso;
- Jack Stiaccini :: batteria;

 

Genere:
Heavy Metal

 

Durata:
42' 20"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2015

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Esordio per i liguri Stormwolf che con il loro sound tipicamente heavy metal anni’80 presentano questo primo lavoro intitolato “Swordwind” caratterizzantesi essenzialmente per la presenza canora della dotatissima nonché incredibile Elena Ventura. Il platter effettivamente composto di otto tracks presenta cinque brani musicalmente realizzati dallo stesso chitarrista della band oltre a tre cover rispettivamente dei Saxon, dei Loudness e degli Worlock. Ruolo cardine del disco, proprio a riprova dello stile cui la band è ben radicata è rappresentato, per l’intero album, dall’esecuzione della chitarra elettrica che, tra riff massicci e andature dinamiche ed accattivanti, si propone sempre in maniera ottimale. In effetti all’interno di ogni brano si percepisce l’innata capacità del chitarrista sia nell’ambito dei virtuosi lead solo realizzati sia anche nell’apparato ritmico; ciò ovviamente non mette in ombra anche la buona performance sia del basso che della batteria che emergono nella loro essenzialità in ogni brano. Il disco apre con “Swordwind” un brano di puro Heavy Metal ben radicato sia nelle ritmiche serrate il giusto che, ovviamente, nella splendida canorità della singer; il successivo “Marathon” apre ancora una volta in maniera accattivante con un gioco tra distorti e vibrato che introduce l’ascoltatore nelle ambientazioni caratteristiche del metal; il brano presenta notevoli variazioni nelle andature e decreta una certa abilità della band. “Rock and Roll Gipsy” è la prima cover del platter realizzata con una interpretazione prevalentemente fedele a quella degli amati Saxon ed estratta dall’album “Innocence is no excuse”; l’ascolto prosegue con “Winter of the wolf” altro brano dove ancora una volta la ritmica pacata e ottimamente scandita oltre alla virtuosa esecuzione della sei corde, abituano l’ascoltatore al marchio di fabbrica di questa band. La successiva “Crazy Night” è la seconda cover realizzata dalla band questa volta ispiratasi ai giapponesi Loudness che, nel lontano 1985, proposero questo brano all’interno del loro “Thunder in the East”; anche in questo caso il famoso ritornello del brano unificato alla chitarra forgiano una cover incredibilmente coinvolgente. I successivi “Chasaidon” e “Soulblighter” dove il primo è un brano strumentale nel quale, ancora una volta, si assiste all’ottima performance di chitarra nelle sue funzionalità indirizzate a 360° e il secondo dalla ritmica discretamente spinta e inebriata dall’incredibile e coinvolgente cantato mostrano ancora una volta gli artisti degli Stormwolf. Conclude il platter l’ultima cover sempre eseguita con un incredibile Heavy Metal maggiormente fortificato ed intitolata “All we are”, realizzata dai Warlock nel 1987 nell’album “ Triumph and Agony”. L’album, ad avviso di chi scrive, dimostra l’estro di questa band e la sua altrettanta capacità artistica che appare a tratti forse un po' troppo estremizzata dalla indiscussa capacità artistica del chitarrista che tende a tratti a trasmettere quella sensazione di essere il leader indiscusso della band così mettendo un po’ in ombra anche gli altri artisti; da criticare ,oltretutto, l’inserimento di ben tre cover per un album d’esordio, che non è proprio un buon biglietto da visita in quanto significa comunque ridurre a cinque gli effettivi brani realizzati di pungo della band che, a questo punto, avrebbe fatto senz'altro meglio a realizzare direttamente un Ep.

Track by Track
  1. Swordwind 75
  2. Marathon 65
  3. Rock and Roll Gipsy 70
  4. Winter of the wolf 70
  5. Crazy Night 75
  6. Chasaidon 65
  7. Soulblighter 65
  8. All we are 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
68

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 03.10.2015. Articolo letto 2413 volte.

 

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