Svanzica «Eos» [2009]

Svanzica «Eos» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1358

 

Band:
Svanzica
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Titolo:
Eos

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Luca Modenese :: Vocals
Fabio Zamboni :: Guitars + Back Vocals
Marco De Bianchi :: Guitars
Edoardo Cecco :: Bass
Alessandro Merlin :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
44' 0"

 

Formato:
Promo CD

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Prima prova in album per i nostrani Svanzica, band dalle attitudini Progressive Rock/Metal e dalla sperimentazione incallita verso altri lidi musicali.
Questi tre quarti d'ora scarsi di cd mi sono sembrati piuttosto ardui da ascoltare per le enormi influenze che determinano il sound complessivo del gruppo e la digestione dell'intero lavoro è stata lunga e, anche dopo numerosi ascolti, qualche traccia di imprecisioni non stenta ad essere assimilata alla globalità del cd.
Imprecisioni enormi per quanto riguarda la sfera delle voci. Ora, se vediamo questo lato da un punto di vista prettamente musicale potrei affermare con certezza che il singer ha stonato sul 70% delle canzoni calando di quasi mezzo tono sulla nota che avrebbe dovuto prendere ma, da un punto di vista esclusivamente artistico la cosa potrebbe anche essere voluta per trasmettere al meglio le sensazioni di viaggio e le emozioni di un mondo surreale. Perchè no? Tutto è concesso e francamente mi piace credere che la band sia stata più tendente alla seconda scelta.

Di default i nostri hanno tra le fila un gran chitarrista solista che ci allieta molto spesso con stravaganti assolti di classe Progressive e di stile Petrucciano, specie sulla penultima traccia “Reborn Desert Aurora”. Ciò non significa che i Dream Theater fungano da principale influenza, anzi, per dirla tutta, centrano ben poco nella questione.
I Novembre. Questi ultimi sì che hanno a che spartire -per quanto riguarda le influenze- con “Eos”, così come i Klimt 1918 e anche sprazzi degli Opeth più acustici.
Insomma, un album piuttosto variegato anche se, come è logico, un po' traballante essendo la prima fatica di un gruppo piuttosto giovane, ma vedrete che col passare del tempo i nostri cresceranno sempre di più. Tenete d'occhio gli Svanzica!

Track by Track
  1. Whispering 50
  2. Anattà 55
  3. Russian Snow 60
  4. Acoustic Interludio 70
  5. Liria Underground 60
  6. Raindust Meraviglia 55
  7. Cerimonial LakeSpells 70
  8. Reborn Desert Aurora 65
  9. Wounds '08 (Acoustic Version) [Bonus Track] 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
63

 

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