Syn Ze Sase Tri «Intre Doua Lumi» [2011]
Syn Ze Sase Tri
Titolo:
Intre Doua Lumi
Nazione:
Romania
Formazione:
Corb - lead guitars, vocals
Hultan - bass
Strigoi - drums
Spin - rythm & acoustic guitars
Genere:
Durata:
43' 0"
Formato:
CD
2011
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Di recente ho sentito spesso parlare di gruppi romeni che conquistano consensi in giro per l'Europa; oggi ad esempio abbiamo questi Syn Ze Sase Tri (il cui nome difficilmente memorizzabile potrebbe congiurarne la fama...) che incidono per la Code666 e si fregiano di suonare “transilvanian metal”. In effetti, chi più di loro potrebbe permettersi di evocare un nome come quello della Transilvania? Tralasciando il particolare (dato che foreste ce ne sono anche in altre parti del mondo e che i vampiri devono ancora essere riabilitati dalla loro iconografia recente che li vede noiosissimi dandy), i componenti sembrano di più dei canonici guerrieri medievali, il che suona un po' banale, visto che la tradizione della Dacia poteva offrire qualcosa di più originale.
Musicalmente siamo in pieno territorio black sinfonico, senza troppe sorprese; atmosfere ampollose, melodie orchestrali e solennità assortite. Il disco non è certo uno di quelli trascendentali e soffre di un'eccessiva omogeneità e stratificazione che lo rende a tratti noioso e di difficile assimilazione. Ci sono momenti ispirati, ma forse risultano più gradevoli perché molto in linea con il genere, e parti particolarmente orchestrate dal piglio fin troppo classicheggiante, che risultano un po' di maniera, oltreché datate; a tratti mi hanno ricordato infatti, le prime cose dei Nokturnal Mortum (prima che ci mettessero il folk, insomma). La produzione dell'album è adeguata a quanto proposto, abbastanza nitida con gli arrangiamenti tastieristici ovviamente in primo piano; la batteria suona fredda e ha un suono molto triggerato, ma non è necessariamente un problema.
Ora, non saprei dire che cosa centra la Transilvania con questo disco; è vero, io non conosco abbastanza musica di quelle zone per poter dire se ci sono infiltrazioni nelle composizioni di questo album, ma quando tornano continuamente in mente Dimmu Borgir, Cradle Of Filth e Emperor, posso dire con una certa sicurezza che in fondo non c'è nulla di innovativo o peculiare. Nonostante la mancanza di originalità (del resto non sappiamo se la musica rumena possa o meno congiungersi felicemente al black metal...) ci sono degli episodi validi, che possono comunque attirare gli amanti di questo genere, che credo siano ancora molto diffusi.
Track by Track
- Profetie 65
- Ziua Din Urma 60
- Fauritorul Lumii 65
- Gind Blestemat 65
- A Vietii Roata 70
- Maretia Intruparii 60
- Calea Fara De Sfirsit 70
- Spirit Etern 70
- Intre Doua Lumi 65
- Ruga 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 55
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
66Recensione di June pubblicata il --. Articolo letto 1610 volte.
Articoli Correlati
News
- Spiacenti! Non sono disponibili altre notizie correlate.
Recensioni
Interviste
- Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
- Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
- Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.