Taken «As Dream Dies» [2014]

Taken «As Dream Dies» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Possenreisser »

Recensione Pubblicata il:
13.08.2014

Band:
Taken

Titolo:
As Dream Dies

Nazione:
Italia

Formazione:
Alessandro Bianconi: Vocals/
Guitar
Davide Cotena: Lead guitar/ Vocals
Tommaso Bianconi: Bass guitar/ Vocals/ Guitar
Michael Basso: Drum

Genere:
Metalcore

Durata:
23' 42"

Formato:
CD

Data di Uscita:
30.01.2014

Etichetta:
Autoproduzione

Distribuzione:
---

Agenzia di Promozione:
Myo Agency

Recensione

Come nelle migliori tradizioni musicali l’incontro avviene tra i banchi di scuola.
Così anche per gli emiliani Taken che iniziano il loro viaggio musicale nel 2011, dando subito alle stampe un EP di 4 brani dal sound marcatamente heavy.
Dopo un’intensa attività live, nel 2012, esce un secondo EP dal titolo "That scream , my body, your rage". Sarà l’ultimo a vedere dietro il microfono Matteo che, nel 2013, deciderà di lasciare la band. L’entrata di Alessandro, gemello del bassista Tommaso, come nuovo vocalist, sarà l’inizio di una nuova direzione musicale per il quartetto di Guastalla. Dall’heavy si spostano su sonorità metalcore/thrash ed è proprio seguendo questa nuova direzione che partoriscono il prodotto che abbiamo tra le mani: “As Dream Dies”, un EP impegnativo ed impegnato: quattro brani dalla lunghezza media cinque minuti.
In apertura un intro orchestrale ed atmosferico funge da tappeto rosso al primo brano vero e proprio: “Lucid Lunacy” caratterizzato da sonorità che ritrovano nei Lamb of God e nei Trivium le proprie matrici. Questi ultimi saranno un po’ un alone costante su tutto l’EP e soprattutto sulla successiva “What remains of me”. Il brano si presenta con un piglio più thrash-oriented e anche il cantato, un harsh intransigente, si fa più aggressivo e diretto. Ottime sono le aperture melodiche in cui la voce, facendosi pulita, viaggia su tonalità quasi power che, comunque, ben si sposano con il resto. “The Taken pt 2” è un pezzo che torna a mettere l’accento su sonorità thrash con un riffone sporco e accattivante, onde poi virare, sul finale, verso lidi prettamente heavy con una bella apertura della sei corde.
La title-track chiude il lotto e riassume: potenza alternata a melodia, apertura chiaramente e prepotentemente heavy con un bel giro di chitarra che, facendosi poi più insistente e ripetitivo, si apre a partiture tipicamente metalcore con una bella strutturazione di batteria a fargli da tappeto sonoro. Il tutto sfuma, nel finale, in un arpeggiato a chiudere.
Il mix proposto dai Taken è senz’altro interessante, ma soffre un po’ troppo, a mio parere, la mancanza di una direzione preponderante. I momenti che più mi hanno convinto sono stati quelli prettamente thrash che sembrano incorporare più convinzione e potenza.
Attendiamo con ansia un full-length per poter valutare in maniera più obiettiva il quartetto emiliano, che comunque resta protagonista di una buona prova.