Taste Revenge «Drowning Force» [2014]
Taste Revenge
Titolo:
Drowning Force
Nazione:
Italia
Formazione:
John Prisco - Vocals
Valerio Fumarola - Guitars and Backing Vocals
Lorenzo Spinelli - Guitars
Luca Scicchitano - Bass and Backing Vocals
Carlo Bellavia - Drums
Genere:
Modern Heavy / Thrash Metal
Durata:
42' 0"
Formato:
CD
14.02.2014
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Forse è arrivato un po’ in ritardo il primo full-lenght dei Taste Revenge, visto che è una band nata nel lontano (ormai) 2007 a Torino e con alle spalle solamente un ep (Mother Fucking Earth), ma questo non sta minimamente a significare che sia una band alle prime armi o in qualche modo inesperta a livello di composizione, forse è vero, è passato del tempo, ma il prodotto che è maturato lungo questi anni è un buon prodotto.
Il cd apre con Godslayer, un concentrato di velocità e riff tipici del thrash, molto compatti; già nei primi 2 minuti si ha un’idea dello stile della band, riportandoci un po’ indietro nel tempo ma mantenendo degli elementi moderni, come alcuni vocalizzi in growl che portano un po’ di freschezza a un genere che da molto tempo è in campo, la successiva traccia, Try, è più melodica, con un cantanto più heavy, godibilissima e dimostra che la band non sa andare solo veloce e picchiare, ma sa anche concentrarsi su delle buone melodie.
Un buon compromesso di melodicità e velocità si trova in Ask Me To Die, una buona alternanza di riff potenti e veloci con rallentamenti altrettanto duri, trovando un buon compromesso tra thrash/death e heavy, azzeccati i cori e le intrusioni in growl.
Il cd prosegue con questa commistione di heavy e trash metal, con alcune piccole intrusioni death come in Becoming The Legend o Scab, dove le doti vocali di Marcello, capace di districarsi tra linee vocali tipiche dell’heavy e del thrash fino ad arrivare a brevi sfuriate growl; graffianti e melodici i riff che scaturiscono dalle chitarre in Dawn Of Reckoning, tecnici e di gusto gli assoli anche, come quello presente nella parte iniziale di Try on in Ask Me To Die o in Nailed To Reality.
Godibilissima la “ballad” del disco, Victims Of Silence, dalle atmosfere tra il malinconico e il surreale, con alcuni passaggi che ricordano un po’ gli Opeth, la performance vocale è più che buona e le melodie per nulla scontate, questa è un’ulteriore dimostrazione che questi ragazzi non sanno essere solo aggressivi, ma hanno sempre un’occhio di riguardo per le melodie da inserire all’interno dei brani.
Un cd che sicuramente vale la pena di essere ascoltato, una buona commistione tra elementi thrash, heavy, death e progressive, un cd che sia gli amanti dell’heavy metal che del thrash metal non potranno far altro che apprezzare.
Track by Track
- Godslayer 70
- Try 75
- Ask Me To Die 75
- Becoming The Legend 70
- Scab 75
- Dawn Of Reckoning 80
- Nailed To Reality 75
- Victims Of Silence 80
- Drowning Force 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 75
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
73Recensione di Shylock pubblicata il 29.11.2014. Articolo letto 1805 volte.
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