Taur-Im-Duinath «Randir» [2016]

Taur-im-duinath «Randir» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
24.05.2016

 

Visualizzazioni:
1988

 

Band:
Taur-Im-Duinath
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Titolo:
Randir

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- F. :: All instruments, Programming;

 

Genere:
Black Metal

 

Durata:
24' 19"

 

Formato:
Demo MC

 

Data di Uscita:
04.05.2016

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Demo album intitolato “Randir”, composto da quattro tracce per questa one man band proveniente da Eboli e chiamata Taur im Duinath che significa letteralmente Foresta tra i fiumi. Si tratta in sostanza di un progetto forgiato su musica black metal cantata in lingua madre che affronta tematiche riconducibili a spiritualità, esoterismo e alla natura. Sotto il profilo strumentale, vale la pena elogiare le melodie realizzate ricorrendo anche ad una discreta autoproduzione che esalta non poco la creatività dell’artista. Quanto alle ritmiche nei brani si assiste raramente a qualche accelerazione, essendo il tutto incentrato sulla moderazione visto e considerato l’estro e il sentimentalismo che ben trasuda dai testi e dalla drammaticità delle note. Dopo l’intro “L’incedere del vuoto”, è la volta del primo brano di questo demo “Scrutare l’Abisso”, che apre in modalità accelerata dove rimane forse un po’ troppo bassa la ritmica della batteria sulla quale prevale la modalità in ronzio della chitarra. Il successivo “Fuochi Estinti”, brano inizialmente strumentale prettamente incentrato su un’andatura media ma non troppo accelerata né elaborata che lascia spazio al suo interno, dopo diversi secondi di silenzio, ad uno scream non troppo esasperato ma più che altro diretto a entrare nella mente dell’ascoltatore con tutta la sua naturalezza; il conclusivo “La chiusura del cerchio” si presenta con un riff d’apertura unificato ad una ritmica quasi accelerata che ripropone però il problema della batteria un po’ bassa tanto da risultare soffocata della chitarra. Il demo presenta aspetti positivi riconducibili alla buona produzione da un lato e all’altrettanta armonia dei brani, tutti ben distinguibili per particolarità l’uno dall’altro, mentre presenta qualche imperfezione sotto l’aspetto della batteria che, ad avviso di chi scrive, risulta di volume basso rispetto alle ritmiche della chitarra.

Track by Track
  1. L'Incedere del Vuoto 60
  2. Scrutare l'Abisso 70
  3. Fuochi Estinti 65
  4. La Chiusura del Cerchio 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
67

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 24.05.2016. Articolo letto 1988 volte.

 

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