TesseracT «Polaris» [2015]

Tesseract «Polaris» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
27.12.2015

 

Visualizzazioni:
1724

 

Band:
TesseracT
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Titolo:
Polaris

 

Nazione:
Uk

 

Formazione:
Acle Kahney :: Guitars
James Monteith :: Guitars
Jay Postones :: Drums
Daniel Tompkins :: Vocals
Amos Williams :: Bass

 

Genere:
Progressive / Groove / Experimental / Metal

 

Durata:
46' 30"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
18.09.2015

 

Etichetta:
KScope
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Distribuzione:
Audioglobe
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Agenzia di Promozione:
Abyssal Warfare Promotion
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Recensione

Non c’è che dire: con “Polaris” i progressive TesseracT fanno jackpot e senza mezzi termini vanno a inserirsi tra le migliori uscite prog sentite da un po’ di tempo a questa parte.
Perché? Per la naturalezza con cui i TesseracT scrivono le proprie canzoni, per il talento indiscusso del cantante Daniel Tompkins che adagia la sua voce senza nessun problema sulle partiture strumentali che a volte come in “Dystopia” e “Messenger” usano soluzioni djent e abbastanza con tempi dispari, mentre nella maggior parte del tempo l’album è riflessivo, lento e atmosferico e curiosamente con delle chitarre mai sopra le righe, anzi con degli strumenti un po’ in sottofondo e molto smussati nei suoni, lasciando così che la voce sfoggi le sue capacità, con risultati eccellenti anche quando i TesseracT si arrabbiano un po’ di più, come alla fine di “Utopia”, anche se il picco compositivo è per me dato da “Survival”, per delle strofe semplicemente fantastiche, e da “Tourniquet”, dotata di una evoluzione del brano fantastica. Poi sì: ci sarebbero un paio di difetti, ma non sono gravi, e sono principalmente il fatto che l’album tende a poggiare un po’ troppo solo sulla voce e trascura un po’ gli altri strumenti che raramente cambiano marcia, nonché una conseguente monodirezionalità che potrebbe scontentare qualcuno. Non sono dei peccati gravi in questo caso, ed anzi la grandezza delle composizioni riesce fortunatamente a ovviare a questi difetti alla grande, e quindi che “Polaris” sia e rimanga un album davvero molto buono non è minimamente in discussione. Un must per i fan del progressive anche non necessariamente metal.

Track by Track
  1. Dystopia 85
  2. Hexes 85
  3. Survival 90
  4. Tourniquet 90
  5. Utopia 85
  6. Phoenix 75
  7. Messenger 90
  8. Cages 85
  9. Seven Names 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
86

 

Recensione di Snarl pubblicata il 27.12.2015. Articolo letto 1724 volte.

 

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