The Black Crown «Entropy» [2018]

The Black Crown «Entropy» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
22.04.2019

 

Visualizzazioni:
1898

 

Band:
The Black Crown
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Titolo:
Entropy

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Scott Haskitt :: Drums
Chris Guyatt :: Bass
Paolo Navarretta :: Vox, Guitar

 

Genere:
Heavy Rock

 

Durata:
45' 22"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
21.12.2018

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Il secondo album dei Sorrentini The Black Crown si chiama “Entropy” e non nasconde la sua passione per certe musiche dalle atmosfere fosche degli anni 90 di stampo americano tipo Tool e A Perfect Circle unito a un certo sound rock più moderno e tentazioni alla Soundgarden. I richiami in questo filone musicale dove i TBC cercano di trarre la propria nicchia compositiva sono infatti palesi, e con un risultato strumentalmente e formalmente ben eseguito e piacevole. Questo lo si nota sin dalla buona “Path” d’apertura, dove il mood è chiaramente quello degli A Perfect Circle, per poi spostarsi sui Tool in “Habit” e in sonorità più livide in “Furious”, fino a sfociare nella parte migliore dell’album, cioè quella verso la fine, dove il sound diventa più progressivo e sofisticato, con la bella “Fade”, che cresce in maniera lenta ma costante, o i positivi intrecci chitarristici di “Somewhere”, e lo è in quanto è anche la parte più personale, dove i The Black Crown lasciano un po’ da parte le proprie influenze e ci fanno sentire più cose proprie, risultando forse un po’ titubanti, ma anche con risultati più brillanti.
Sì perché l’unico probabile difetto di questo “Entropy” è proprio dato dal fatto che i TBC faticano ancra un po’ a suonare originali quando hanno chiaramente il potenziale per farlo, e rimangono così un po’ in questo limbo. A risentirne di più è la voce, che cerca di seguire la musica, ma non sempre convince a livello di efficacia delle linee vocali, che musicalmente suonano un po’ nella media nella prima parte dell’album, o che non fanno esplodere il brano nei chorus. Questo penalizza un po’ i The Black Crown specialmente quando cerca di usare la carta della melodia del pianoforte, come nella altrimenti buona “Seeking”. Insomma: “Entropy” è un disco a due facce. È una band che vuole volare, ma che viene ancora un po’ zavorrata dalle proprie influenze, e che ne rimane un po’ schiava, con il potenziale e la personalità ridimensionati. Anche così, tuttavia, i The Black Crown riescono a donarci un disco che comunque farà la felicità degli amanti di queste sonorità, ed è proprio a loro che questo disco è consigliato.

Track by Track
  1. Venus - Intro S.V.
  2. Path 70
  3. Furious 70
  4. Cage 70
  5. Habit 75
  6. Seeking 65
  7. Turnaround 70
  8. Consequences 65
  9. Somewhere 75
  10. Fade 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
71

 

Recensione di Snarl pubblicata il 22.04.2019. Articolo letto 1898 volte.

 

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