The End at the Beginning «Elements» [2020]

The End At The Beginning «Elements» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Ozymandias »

 

Recensione Pubblicata il:
23.10.2020

 

Visualizzazioni:
1135

 

Band:
The End at the Beginning
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Titolo:
Elements

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Lorenzo Tassi - Guitars / Vocals
Nicolò Bazzani - Vocals
Filippo Traversini - Drums

 

Genere:
Metalcore

 

Durata:
18' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
01.06.2020

 

Etichetta:
Wavemotion Recordings
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
PR Lodge Music Promotion
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Recensione

Alfieri di un Djentcore potente e melodico, I The End at the Beginning tornano sulle scene con un EP, “Elements”, dopo diversi anni di attesa dovuti ad alcuni problemi legati a repentini cambi di line up che hanno rallentato la loro ascesa come una delle band emergenti di spicco della scena italiana.
Il disco si presenta molto bene, con una produzione eccellente del veterano Federico Ascari, già dietro le macchine con Defamed, The Wind Covenant e tantissimi altri nomi, e contiene 4 pezzi abbastanza variegati di Metalcore/Djent con sfumature Prog qua e là intitolati rispetto ai vari elementi presenti in alchimia.
La ricerca del ritornello perfetto a volte riesce, come per il singolo “Water”, forse la traccia migliore del disco, mentre altre volte si denota una “fatica” nel differenziare le tracce rispetto ad un canovaccio che rimane purtroppo molto simile di canzone in canzone; poco male, perché comunque il disco fila (abbastanza) liscio, nonostante i cliché preponderanti fatti di accordi dissonanti, i soliti “BLEGH” e breakdown a là nuovi ARCHITECTS, riff staccati in stile Monuments e soprattutto, rallentamenti che ricordano molto il Djentcore dei primi Northlane e Invent Animate.
Belle le parti orchestrali di sottofondo, che creano un’atmosfera molto particolare che ricorda produzioni d’oltreoceano come possono essere i vari ERRA e compagnia bella.
Sottolineo ancora il ruolo importante di una produzione davvero eccelsa, che rende il tutto assolutamente credibile sopratutto agli occhi di un fan di queste sonorità.
Godibile il solo di “Water”, forse un po’ “scolastico” ma comunque d’impatto.
Le clean vocals sono abbastanza buone così come l’impatto generale, manca quel qualcosa “in più” che porterebbe all’assoluta eccellenza un disco simile, magari una vena più introspettiva e sperimentale nel riffing e negli arrangiamenti, ma l’opera rimane comunque un buon esempio di Metal moderno “all’Italiana”, magari un piccolo “aperitivo” per un pasto completo che spero ci forniranno con un disco intero dove sperimentare molto di più con soluzioni più peculiari.
Bentornati!

Track by Track
  1. Fire 70
  2. Air 65
  3. Earth 70
  4. Water 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
74

 

Recensione di Ozymandias pubblicata il 23.10.2020. Articolo letto 1135 volte.

 

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