The Erotik Monkey «Quando il Cielo Pianse Fuoco» [2015]

The Erotik Monkey «Quando Il Cielo Pianse Fuoco» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Wolverine »

Recensione Pubblicata il:
30.06.2015

Band:
The Erotik Monkey

Titolo:
Quando il Cielo Pianse Fuoco

Nazione:
Italia

Formazione:
- Andrea Cannucci :: voce e chitarra;
- Giuseppe Aledda :: Basso;
- Marco Cardia :: Batteria;
- Corrado Cardia :: chitarra;

Genere:
Alternative Rock

Durata:
40' 4"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2015

Etichetta:
Autoproduzione

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

Tornano i The Erotik Monkey, band cagliaritana con sonorità ruggenti e pregne di energia che ci presenta questo nuovo lavoro intitolato “Quando il cielo Pianse Fuoco”, un full lenght dinamico e d’impatto notevole realizzato con un rock alternative acceso e convincete. La parte cantata, rigorosamente in lingua italiana, è eseguita sin dai primissimi istanti con un carisma esemplare in grado di trascinare dietro a sé tutti gli altri strumentisti così generando uno stile assolutamente personalizzato. Trattandosi di un lavoro autoprodotto, risulta anche ben curato in ogni suo dettaglio al punto da non sembrare tale; le tematiche trattate fanno sostanzialmente riferimento alla fine del mondo ma vengono comunque affrontate altre tematiche che si riallacciano alla vita, alla monotonia, alla routine di ogni giorno. Gli undici brani scorrono con estrema facilità grazie soprattutto alle numerosissime variazioni che contraddistinguono sia le ritmiche che le sonorità; apre il lavoro “Quando il cielo pianse fuoco” brano dalle sonorità spigolose e incisive che spara elettricità attraverso un riff dalle sonorità sporche ma di buon effetto che anticipa sia la dinamica attiva del brano che la parte cantata che, tra l'altro, si propone come ottima trasportatrice. “Il deserto è nero” inizia con una sonorità sempre muscolosa e avvolgente per poi attivarsi con un’andatura quasi punk noise assolutamente brillante; segue “La Stima” altro buon brano sempre affrontato con un particolare intro e con una ritmica dai tratti assolutamente coinvolgenti. “Fantasmi” apre con un arpeggio quasi in sottofondo che dà spazio ad una voce quasi a tratti soffusa che, nella seconda parte del brano, esplode come un vulcano in eruzione; “Apocalisse Morbida” altro brano capace di attrarre l’attenzione senza mezzi termini suonato con un’andatura sinergica ottimamente eseguita; “Come Farai” dai tratti più moderati dei precedenti, parte con un riff quasi morbido che lascia spazio ad un cantato incredibilmente espressivo. “USA” dalla partenza armonica e dai profili ritmici ben coinvolgenti, lascia trapelare un sound spinto quasi in Thrash; si prosegue poi con la successiva “Horus” dall’intro quasi oscuro ma dalle sonorità in grado di coinvolgere appieno l’ascoltatore; anche il successivo “Crisalide”, che apre con un intro di basso, genera un andamento molto più pacato rispetto ad altri brani concentrandosi maggiormente su armonici e pacatezza che si alterna a momenti più spumeggianti; “Respiro” brano strumentale in chitarra acustica molto rilassante poi accompagnato da altre sonorità sempre molto pacate; conclude “Zitta”, dai tratti hard rock e dalle andature alternative di buon effetto. E’ un album che risulta appartenere ad un genere misto e personalizzato che, oltre all’alternative, riporta plurimi elementi appartenenti ad altri stili; nello stesso tempo risulta perfettamente riuscito al punto da riconoscere la buona capacità compositiva di questa band e il pregio di essere se stessi e non farsi influenzare da nessuno; se volete, è un bell’acquisto.