The Great Divide «Union Reloaded» [2019]

The Great Divide «Union Reloaded» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
15.02.2020

 

Visualizzazioni:
1557

 

Band:
The Great Divide
[MetalWave] Invia una email a The Great Divide [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di The Great Divide [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di The Great Divide [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagine GooglePlus di The Great Divide [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di The Great Divide

 

Titolo:
Union Reloaded

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Mauro Pala :: vocals
Pier Paolo Cianca :: guitar
Gabriele Sorrentino :: guitar
Alessio Ripani :: bass
Vladimiro Melchiorre :: drums

 

Genere:
Hard Rock / Alternative Metal

 

Durata:
38' 58"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
11.06.2019

 

Etichetta:
Agoge Records
[MetalWave] Invia una email a Agoge Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Agoge Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Agoge Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Agoge Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Positivo esordio per i Romani The Great Divide, che in questi quasi 39 minuti riescono a convincerci con la loro miscela di stili, che consiste in punte di rock anni 80, corpose parti anni 90, del groove di stampo metal e un certo sound alternative, e che confluisce in questo “Union reloaded” in un sound molto proprio, fatto da musicisti preparati che sanno come mixare le proprie influenze e come non suonare come un becero revival. Questa caratteristica si sente in tutto l’album, ed è proprio il punto di forza di “The great divide”, dove il sound radiofonico dell’opener “Rise” si affianca ad un sound vagamente anni 80 ma rinfrescato di “So wrong”, passando per il mid tempo vagamente desertico di “Bone” che però è affiancato da un groove possente, nonché per la struttura tersa e solare di “Killing time”. E questo è solo per la prima metà dell’album, non contando la carica rock di “Lovesick dog” o di “Grinder” o specialmente di “Heroes”, dove si sente in questi brani l’ostinata ricerca di una personalità sonora e il fuggire da qualche luogo comune stereotipato del rock.
Insomma: debutto positivo, non c’è che dire. La forza dei The Great Divide sta nella incessante e pensata ricerca di una personalità, cosa non da poco nel rock, e ancora più rimarcabile se si pensa che questo disco suona naturale e eterogeneo, dove la commistione tra generi non suona artificiosa. Non male se si pensa a tutti quei cloni del sound di una certa decade rock, che finiscono per suonare non male, ma come un revival e nulla più. Davvero un bel colpo. Ben fatto Agoge Records.

Track by Track
  1. Rise 80
  2. So wrong 80
  3. Lovesick dog 80
  4. Bone 75
  5. Killing time 75
  6. Divided 75
  7. Heroes 80
  8. Bad habits 75
  9. Grinder 80
  10. Sleeper 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
77

 

Recensione di Snarl pubblicata il 15.02.2020. Articolo letto 1557 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.