The Modern Age Slavery «Stygian» [2017]

The Modern Age Slavery «Stygian» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
22.11.2017

 

Visualizzazioni:
3612

 

Band:
The Modern Age Slavery
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Titolo:
Stygian

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Box :: Vocals;
- Cocco :: Guitar;
- Ludo :: Guitar;
- Mibbe :: Bass;
- Fede :: Drums;

 

Genere:
Death Metal

 

Durata:
32' 14"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
24.11.2017

 

Etichetta:
Innerstrength Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
ClawHammer PR
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Recensione

Se dovessimo definire con poche parole questo quarto album dei nostrani The Modern Age Of Slavery intitolato “Stygian”, lo definiremmo semplicemente una potenza allo stato puro. Ma limitarsi a ciò risulterebbe alquanto riduttivo, visto e considerato l’ingente livello tecnico che la band interpone all’interno di queste nove tracce tirate a lustro come l’argento più puro. L’effetto reso con questo lavoro è sensazionale a cominciare dalla tecnica che lega in maniera più che raffinata sia i riff che le ritmiche delle chitarre anche per l’incredibile lavoro di batteria; indubbiamente il cambio di line up risalente allo scorso anno è risultato tra i più azzeccati visto e considerato il contenuto di questo disco. L’ottimo growl si miscela nelle atmosfere che tra un brano e l’altro si alternano in maniera sorprendente offrendo dinamica e lasciando per sempre quel sapore tipicamente oscuro che mai si distacca da quel death metal tecnico quanto basta. Il disco indubbiamente va orientato per amanti del metal più tendente all’estremo proprio in considerazione del fatto che i suoi contenuti, particolarmente compatti e coesi, non sono alla portata di tutti. Le nove tracce si susseguono in maniera decisa, dinamica e accattivante al punto da voler dedicare l’ ultima traccia del platter ai compianti Pantera con il brano “Sandblasted Skin”. Al di là dell’ottima resa complessiva del lavoro tra i migliori brani vanno menzionati “Miles Apart” per quell’univoca potenza distruttrice di sensazionale impatto, al pari anche di “The Theory of Shadows”, un brano più tendente al Death core ricco di melodie e di annessi assetti stop’n’go tutti da ascoltare ripetutamente senza alcuna interruzione; ancora come non menzionare “A Stygian Tide” per la sua tendenza quasi sinfonica che non riesce comunque a prevalere sull’inaudita potenza sonora e tecnica di questa band. Un disco consigliato da acquistare ad occhi chiusi senza la minima esitazione.

Track by Track
  1. Prelude To An Evolution S.V.
  2. The Reprisal Within 80
  3. Miles Apart 85
  4. The Theory Of Shadows 90
  5. The Place We Call Home 80
  6. A Stygian Tyde 85
  7. The Hollow Men 85
  8. Regression Through Unlearning 80
  9. Sandblasted Skin (Pantera Cover) S.V.
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
83

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 22.11.2017. Articolo letto 3612 volte.

 

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