The Vourticous «Real and Pure» [2021]

The Vourticous ĞReal And Pureğ | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
20.04.2022

 

Visualizzazioni:
1064

 

Band:
The Vourticous
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Titolo:
Real and Pure

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Alessandro Casotti Bass guitar backing vocals
Carlo Caprioglio Drums backing vocals
BrutusVox Caroli Guitar lead vocals

 

Genere:
Rock

 

Durata:
34' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
24.09.2021

 

Etichetta:
Volcano Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Volcano Promotion
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Recensione

Nati a Torino nel 2019 da BrutusVox Caroli, produttore e fondatore della BrutusVox Music Studios. In breve tempo, i (The) Vourticous iniziano a creare la propria musica ispirandosi alle leggende del rock e del blues.
Dopo delle esperienze sul palco, tra le quali l’apertura del tour italiano di Marky Ramone’s, viene registrato il primo album nel 2021 colmo di influenze del passato, ma anche con un occhio di riguardo al futuro.

Si inizia con You train, un brano con evidenti influenze blues e che possiede una buona melodia, ma non sfocia realmente in qualcosa di interessante a causa di un ritornello poco incisivo; Dirty old man è un pò più accattivante e lascia spazio a qualche riff che non dispiace e ci portano alla memoria gli anni settanta e il suo rock diretto.
Proseguiamo con Real and pure, mi ha ricordato qualche pezzo più “calmo” dei Guns’n roses, ritmato sì, ma senza grandi esagerazioni.
Arriviamo a 7 billion e Take Beep Beep, tracce simpatiche da ascoltare in macchina, ma, anche qui, nulla che rimanga impresso nella mente per più di una manciata di secondi; Always bad (in someone’s story) finalmente possiede quella grinta che stavo cercando dall’inizio del disco: più energica e dinamica, nel complesso risulta convincente.
Proseguiamo su questa onda grintosa con Xxx, song con un buon potenziale, ma che finisce col perdersi con un ritornello noioso e tanto ripetitivo che fa perdere la spinta acquisita faticosamente.
Proprio come dice il titolo, 21st century blues è una canzone che rispecchia appieno questo genere, ma tutto sommato con una punta più moderna che può o meno piacere.
In conclusione, Slow down: grezza e spontanea, ti porta subito in un locale che odora di Jack Daniel’s in cui la gente si ritrova a godersi della buona musica senza troppi fronzoli.

Il debutto dei The Vourticous potrebbe dividere il parere di noi ascoltatori e questo è semplicemente per una questione di gusti.
Sicuramente è da apprezzare il livello tecnico e la coerenza che vengono mostrati dal primo all’ultimo minuto: suonare rock e infilarci del blues cercando di risultare più attuali non è assolutamente facile, anche perché parliamo di due generi che, per essere compresi veramente, vanno studiati dalle origini.
Non è un caso che la scelta del trio sia quella di proporre una musica “spogliata” di qualsiasi suono artificiale, dritta e sincera, di cuore mi verrebbe da dire.
Lo spunto che arriva dal passato è evidente, ma ci sta ed è riproposto bene. Le cose che non mi hanno convinta totalmente sono due: in primis, le risatine, chiamiamole così, artefatte che nella prima metà del disco abbondano assai; secondo aspetto certi chorus potrebbero essere sviluppati in maniera più complessa, senza ripetere ciclicamente la stessa parola o frase, ma aggiungendo quel qualcosa in più che renda il singolo di turno più godibile nel suo complesso.
Ovviamente questo è un mio modesto parere che potrà essere confermato o meno dagli amanti del genere. Comunque sia, è un buon inizio per qualcosa che, sono certa, col tempo migliorerà e potrà regalare soddisfazioni.

Track by Track
  1. You Train 60
  2. Dirty Old Man 65
  3. Real and Pure 60
  4. 7 billion 60
  5. Always Bad (In Someone's Story) 65
  6. Take Beep Beep 60
  7. Xxx 60
  8. 21st Century Blues 65
  9. Slow Down 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
65

 

Recensione di reira pubblicata il 20.04.2022. Articolo letto 1064 volte.

 

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