The Wankerss «Blackborn» [2015]
Recensione
Nuovo lavoro per i padovani The Wankerss che ci propongono un Deathpunk dal titolo “Blackborn” con un full lenght di dodici tracce per la versione in cd e quattordici tracce nella versione in vinile, ben armato dal sound molto accattivante e dai riffing proposti che risultano assolutamente densi e che riescono ad amalgamarsi perfettamente con l’andamento generale di tutti i brani. Questo lavoro tratta la tematica attinente alle legioni dei soldati che, seppur sconfitti delle battaglie combattute in campo, rimangono consapevoli del fatto che le loro forze non saranno mai sufficienti neanche ad affrontare la vita. In sostanza l’intero album si concentra su un’oscura rassegnazione legata ad un destino dove è necessario lottare e mai arrendersi per dare in qualche modo un senso obiettivo alla propria esistenza. Dopo una serie di ascolti classificherei il lavoro non tanto su un death punk quanto su un hardcore /pop punk anche in considerazione del fatto che, indipendentemente dall’aggressività dimostrata da questa band che, per carità, c’è tutta, gli andamenti molto spesso ricordano quelli di gruppi più commerciali quali Sum 41, Good Charlotte, Billy Talent. Quanto ai brani, che rispecchiano compiutamente lo stile compositivo e musicale della band, seppure ben composti grazie alla precisa esecuzione dei membri che non sono certo alle prime armi, lasciano complessivamente una positiva sensazione anche se il songwriting, a tratti, sembra essere non troppo fantasioso; in ogni caso il lavoro va elogiato per l’assenza di situazioni di stallo o inutili lungaggini. Tra i brani proposti, divisi in legioni, dove la Legio Fulminata è “portatrice di fulmine” ed è composta da tre brani, la Legio Rapax “predatrice” di altri tre brani, la Legio Gemina “gemella” con ben quattro brani e infine la Legio Hispana “Ispanica” di due brani, merita ricordare il terzo brano della prima legione menzionata “Feast or Famine” ben architettato con un intro d’impatto e una ritmica ben coinvolgente arricchita anche da un ritornello armonico ben studiato; anche “Third Millennium Plague”, direttamente dalle legione predatrice, rappresenta una buona realizzazione punk pregna di aggressività quanto basta; anche “476 AD” offre piena prova della compattezza del sound ben scandito anche dal buon lavoro del guitar lead che va a chiudere il brano. Come sopra detto, il lavoro nel complesso è ben architettato, dotato della giusta aggressività, forse non troppo facoltoso a causa dell’ uniformità di alcuni brani.
Track by Track
- And the Legion Goes.. 65
- Blackborn 70
- Feast or Famine 75
- 27 Miles Behind Enemy Lines 70
- Deadbeat 65
- Third Millennium Plague 75
- Beneath the Ruins 60
- Gemina's Drowning 65
- The Empire Falls 65
- Soaked 70
- Bound Until The End 65
- 476 AD 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 65
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
69Recensione di Wolverine pubblicata il 17.05.2015. Articolo letto 1941 volte.
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