Titor «L'Ultimo» [2016]

Titor ĞL'ultimoğ | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
02.07.2016

 

Visualizzazioni:
1504

 

Band:
Titor
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Titolo:
L'Ultimo

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Sabino Pace :: Vox
Sandro Serra :: Guitars
Francesco Vittori :: Bass
Giuseppe Azzariti :: Drums

 

Genere:
Rock

 

Durata:
34' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
01.04.2016

 

Etichetta:
INRI
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Astarte Agency
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Recensione

Secondo album per i Rockers da Torino chiamati Titor, che con questo album condensano 9 tracce abbastanza dirette in circa 34 minuti di un tipo di musica, lo diciamo in anticipo, abbastanza lontano da ciò che siamo abituati a recensire.
Il rock dei Titor non è infatti retro o nostalgico, ma è più di taglio moderno, a volte punk e a volte hardcore, per via di una ritmica molto meno diretta che lascia il segno, e che ci regala una manciata di brani invero poco originali, ma per lo meno gradevoli e catchy, come la graffiante “Gli anni della voglia di morire” o la classica ma sempre buona “May Day”, dove non sono i riff di chitarra a stupire quanto piuttosto la decisione e le urla della band che rendono le canzoni a tiro ed efficaci, nonché una certa dinamicità ritmica che le rende molto meno omogenee e più sfaccettate. Il tutto se si evitano un paio di episodi a mio avviso troppo easy listening e non di mio gradimento, come l’opener song che cerca troppo la melodia facile risultando melensa, o la terza “Novecentonovantanove”, chiaramente più fatta con un taglio commerciale e troppo morbida, non certo ciò che amo sentire, così come un po’ fastidiose sono le citazioni nei testi di qualche altro cantante, come “Uno su mille ce la fa”, “Roxy Bar” e “Come prima, più di prima”, ma qui si tratta di gusti che non inficiano la riuscita dell’album.
In conclusione: i Titor ci piacciono quando fanno rock, ma non ci piacciono quando provano ad essere commerciali e da singolone, un po’ perché non amo questo concetto, un po’ perché anche da un punto di vista di musica commerciale, quelle canzoni non mi comunicano granché. Ascolto consigliato ai fanatici del rock leggero italiano, se ce ne sono che frequentano queste pagine.

Track by Track
  1. AL.D.LA. 60
  2. Je m’accuse! 75
  3. Novecentonovantanove 55
  4. May Day 70
  5. Gloria Due 70
  6. La fine del giorno 70
  7. Forse oggi 70
  8. Gli anni della voglia di morire 75
  9. Come copie di copie 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
68

 

Recensione di Snarl pubblicata il 02.07.2016. Articolo letto 1504 volte.

 

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