Tomydeepestego «Chronophage» [2009]

Tomydeepestego «Chronophage» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2084

 

Band:
Tomydeepestego
[MetalWave] Invia una email a Tomydeepestego [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Tomydeepestego [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Tomydeepestego [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Twitter di Tomydeepestego [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Tomydeepestego [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Tomydeepestego [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina SoundCloud di Tomydeepestego [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Tomydeepestego

 

Titolo:
Chronophage

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Edoardo Lucà :: Guitar
Valerio De Lucia :: Guitar
Daniele Lunardi :: Bass
Simone Giannangeli :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
47' 54"

 

Formato:
Promo CD

 

Data di Uscita:
2009

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Tomydeepestego sono una band romana di tutto rispetto e suonano all'insegna della creazione di atmosfere particolari tant'è che la loro buona musica è prettamente strumentale e consta di intrecci melodici sbalorditivi, anche avvalendosi di ingenti dissonanze.
È una musica che richiama la decadenza sonora di band del calibro di Pelican e Rosetta e di tutta una nicchia di gruppi dediti ad un particolare Atmosferic Instrumental Metal (come spesso viene definito da molti), richiamando sotto la sua bandiera anche forti aloni di Sludge per dirla tutta, ma senza mai terminare la corsa del Doom più funereo.

Non è musica depressiva né triste, è musica invece profonda, che tocca l'animo in tutta la sua maestosità. Il sound così carico di bassi viene percepito dall'ascoltatore in modo del tutto naturale e la scorrevolezza dei 47 minuti dell'album -anche se un po' pesante all'inizio- necessita di un paio di ascolti prima di aprire per bene le porte delle singole canzoni e così digerirle per bene.
Certo, non appare fin da subito un disco di facile ascolto, soprattutto per chi mastica Death o Black o altri estremismi del metal moderno, ma di certo, come ho già detto, si renderà conto della naturalezza con cui questo full-leght scorrerà non appena gli si darà un ascolto (o due o tre).

La produzione è meravigliosa e si riescono a distinguere chiaramente tutti gli strumenti e in particolar modo il basso di Daniele Lunardi, uno degli strumenti più imponenti e profondi di tutto il disco.
Non una musica facile, ma di certo la band sa perfettamente cosa vuole e la maturità del gruppo è tangibile.

Track by Track
  1. Dr. Disagius 85
  2. Cicades 80
  3. Controversy (Act I, Inferno) 65
  4. J.H.I. 65
  5. El Hombre Loco (Desde Generaciones) 75
  6. Crepuscolo (Act II, Purgatorio) 75
  7. Milla 70
  8. Libero Arbitrio (Act III, Paradiso) 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 95
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
75

 

Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 2084 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.