Trans-Siberian Orchestra «Night Castle» [2011]

Trans-siberian Orchestra «Night Castle» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2073

 

Band:
Trans-Siberian Orchestra
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Trans-Siberian Orchestra [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Trans-Siberian Orchestra [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Trans-Siberian Orchestra

 

Titolo:
Night Castle

 

Nazione:
U.s.a.

 

Formazione:
Vocals - Peter Shaw, Heather Gunn, Andrew Ross, Steena Hernandez, Erin Henry, Jay Pierce, Steve Broderick, Danielle Landherr, Jennifer Cella, Tommy Farese, Adrienne Warren, Jamey Garner, Alexa Goddard, Kristin Gorman, Tim Hockenberry, James Lewis, Scout, Bart Shatto

Guitars - Al Pitrelli

Bass - Johnny Lee Middleton, Chris Altenhoff

Lead Violin - Mark Wood, Anna Phoebe

Strings - Alison Zlotow, Roddy Chong

Keyboards - Robert Kinkel, Mee Eun Kim, Jane Mangini, Derek Wieland, Vitalij Kuprij

Drums - Jeff Plate, John O'Reilly

Composers - Jon Oliva, Paul O'Neill

Narrarator - Bryan Hicks, Tony Gaynor

 

Genere:

 

Durata:
2h 9' 59"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Savatage li conoscete, Jon Oliva lo conoscete e sapete benissimo che razza di mente possa possedere quest'uomo. Proprio non si ferma mai, ha mille idee e mille, uno modi per realizzarle ed effettivamente le realizza, spesso e volentieri azzecca il tiro al primo colpo e sorprende tutti noi con della buona musica prodotta sempre con gran classe, come pochi artisti riescono.
La Trans-Siberian Orchestra è una creatura che vive da ben quindici anni e noi tutti l'abbiamo sempre apprezzata per reinterpretazioni di musiche natalizie, per intromissioni del rock/metal nella musica classica e per la mole di materiale che quest'uomo, assieme all'inseparabile factotum Paul O’Neil ha composto negli anni. Non è semplice avvicinarsi a "Night Castle", in primis perchè è un'opera rock di proporzioni colossali e tende a schiacciare l'ascoltatore, in secundis poiché è un doppio disco che contiene quanto si potrebbe ascoltare in una lunghissima rappresentazione teatrale che vedrebbe come partecipanti decine di cantanti ed altri talentuosi musicisti che accompagnano, pezzo per pezzo, l'opera. Non è mica cosa da tutti i giorni! La teatralità raggiunge il suo apice nella maggior parte dei brani racchiudendo un susseguirsi di tracce degne dei migliori musical e per questo "Night Castle" rappresenta uno dei dischi più interessanti degli ultimi dieci anni.
Ora, in giro ci sarà sicuramente qualche buontempone che va dicendo “l'Heavy Metal è la musica classica dei giorni nostri!” ed altre ridicole congetture così, pienamente convinto della sua incredibile cultura musicale. Queste frasi mi fanno sorridere più che ridere, ma almeno su una cosa il nostro buontempone non ha toppato, almeno pensandolo di striscio: l'Heavy Metal PUO' sposarsi con la musica classica e PUO' (potenzialmente) assumere un ruolo molto interessante, seppur atipico, nel panorama rock. Voglio dire, Malmsteen, Steve Vai, Satriani e Gilbert non sarebbero mai esistiti e nemmeno la divinità Frank Zappa ed Emerson, Lake and Palmer e gli Yes se alla musica classica il rock non avesse aperto le braccia e viceversa.
Tornando alla nostra TSO, questa è un'opera che va vissuta nel profondo per essere al meglio compresa dato che stavolta il tutto si discosta di molto dai toni natalizi. L'inizio è semplice e maestoso, con un coro che funge da protagonista indiscusso, seguono momenti intensi in cui le atmosfere passano dal rock degli anni 80's a teatralità varie, a neoclassiche reinterpretazioni di Bach (Toccata e Fuga in Re minore) e persino a rifacimenti in stile moderno della famosissima “In The Hall Of The Mountain King” di Gynt fino a giungere alla fine del primo disco, una splendida ballata dai toni romantici. Il primo capitolo di "Night Castle" è spettacolare, nel verso senso del termine.
Fine Primo Tempo. Inizio Secondo Tempo. Un ottimo pianoforte “Beethoven Mode” ci introduce nella strumentale “Moonlight And Madness“ che si trasforma diventando un inno al neoclassic rock con una chitarra che fa da protagonista. Seguono alcuni piacevoli momenti (altri un po' meno per i miei gusti) in cui è più la melodia che il ritmo del rock a fare da apripista nei brani. Le tracce che proprio non ho apprezzato sono in particolare due. Ossia, il tentativo piuttosto patetico e malriuscito del capolavoro degli Emerson, Lake and Palmer “Nutrocker”, ovvero una rivisitazione in chiave rock 'n' roll dello "Schiaccianoci" di Tchaikovski. La versione dei TSO è troppo lenta e troppo precisa e sfocia in una miriade di assoli fini a se stessi. La seconda è ancora peggio: “O Fortuna”, un masterpiece di Carl Orff, prima parte nel capolavoro dei Carmina Burana rivisitata in modo non oltraggioso troppo spento e anonimo dai TSO. Una traccia che mi ha fatto storcere il muso. Spiacente ma sono molto conservatore su alcuni tipi di musica e non concepisco la troppa intromissione di altri generi nella Classica.
Concludendo, "Night Castle" è sì un enorme lavoro degno di nota e un riuscito tentativo di unificare rock, classica, teatralità e musical, ma a mio parere certi punti potevano benissimo risparmiarseli e puntare su altre ballad dato che le loro sono veramente di ottima fattura e possono contare sull'appoggio di cantanti molto capaci.

Track by Track
  1. Night Enchanted 70
  2. Childhood Dreams 80
  3. Sparks 80
  4. The Mountain 75
  5. Night Castle 70
  6. The Safest Way Into Tomorrow 75
  7. Mozart And Memories 80
  8. Another Way You Can Die 75
  9. Toccata/Carpimus Noctem 80
  10. The Lion's Roar 80
  11. Dreams We Conceive 70
  12. Mother And Son 70
  13. There Was A Life 75
  14. Moonlight And Madness 70
  15. Time Floats On 70
  16. Epiphany 80
  17. Bach Lullaby 70
  18. Father, Son & Holy Ghost 50
  19. Remnants Of A Lullaby 75
  20. The Safest Way Into Tomorrow (Reprise) 80
  21. Embers 75
  22. Child Of The Night 80
  23. Believe 80
  24. Nutrocker 50
  25. Carmina Burana 40
  26. Tracers 75
  27. Requiem (Live 2010) 60
  28. Toccata/Carpimus Noctem (Live) 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
71

 

Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 2073 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.