Tsubo «Cognizione di Causa» [2012]

Tsubo «Cognizione Di Causa» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2776

 

Band:
Tsubo
[MetalWave] Invia una email a Tsubo [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Tsubo [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Tsubo [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Tsubo [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagine GooglePlus di Tsubo [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Tsubo [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina SoundCloud di Tsubo [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Tsubo

 

Titolo:
Cognizione di Causa

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Manuel Federici :: Bass
Aristodemo "ThrashDemo" De Cesaris :: Drums
Gabriele "Fasano" Giordani :: Guitars
Giorgio "Giorgioni" Cifuni :: Guitars, Vocals

 

Genere:

 

Durata:
35' 26"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

A differenza di tante altre bands grind, gli Tsubo da Latina non hanno pubblicato molta roba sin da che sono nati, e addirittura è a 7 anni dalla loro formazione che arrivano al loro tanto atteso full length chiamato “Cognizione di causa”. Ciononostante, in questi anni gli Tsubo hanno circolato parecchio e hanno avuto modo di farsi ben notare grazie a delle capacità tecniche sopra la media, buone composizioni e svariati concerti in diverse città d’italia.
E per fortuna, quando parte il cd potete ascoltare 20 tracce in 35 minuti e mezzo di musica epurata da tutti quei canovacci artificiali che appestano il grind attualmente, come le voci effettate e ribassate, niente chitarre ultracompresse e strozzate, niente tematiche demenzial porno gore assurde e insignificanti, niente frequenze basse a manetta. No: qui parte “Matricidio” e subito starete con la schiena alla parete, proseguendo con la punteggiante “Vermi”, la velocissima “L’odio”, la sgraziata “Nel bene e nel male”, la hardcore “Terapia d’urto” e tanti altri brani, tra cui due cover: ovvero “Salt mine” degli Assuck e “Storm of stress” dei Terrorizer, con la canzone di chiusura lunga e disarmonica.
Poche parole: questo cd è per tutti i fanatici dell’estremo. Ben fatto, ben suonato, ben registrato e poco propenso alle esagerazioni un po’ improbabili di certi gruppi grind. In questo disco troverete varietà, furia, canzoni da pogata, potenza e classe, miste ad un senso di sorpresa continua per le influenze delle canzni che variano in continuazione, rendendo l’ascolto del disco molto gustoso e apprezzabile. Chiaro che questo genere è quello che è, quindi senza sfumature musicali o atmosfere, per cui non staremo a descrivere in dettaglio la proposta musicale o le similitudini artistiche. Sappiamo soltanto che se volete introdurvi al grind italiano, o al grind in generale, questo cd fa proprio al caso vostro. Da acquistare, poco da dire. Fatevi del male.

Track by Track
  1. Matricidio 75
  2. Cicatrici 70
  3. Vermi 75
  4. L'odio 75
  5. Nel bene e nel male 75
  6. Come pensi così sarai 75
  7. A-narcogrind 75
  8. Non trovo pace (Sessosessione) 75
  9. Terapia d’urto 75
  10. Reminiscenza 75
  11. Fellatiocrazia 75
  12. La quiete e la tempesta 75
  13. Salt mine (assuck cover) 70
  14. TV (Tara Volontà) 75
  15. Un nuovo taglio 75
  16. Avvezzamento ciclico 75
  17. Storm of stress (Terrorizer cover) 75
  18. Furia procace 75
  19. Riflessi d’evidenza 75
  20. Colto da disperazione 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
75

 

Recensione di Snarl pubblicata il --. Articolo letto 2776 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.