Under The Ocean «Gates» [2011]
Under The Ocean
Titolo:
Gates
Nazione:
Italia
Formazione:
Isacco Pattini - Voce
Andrea Tortorelli - Chitarra
Rocco Casali - Basso
Tomasz Jan Iemma- Chitarra
Fabio Bersani - Batteria
Genere:
Durata:
36' 0"
Formato:
CD
2011
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
“In fondo al mar, in fondo al mar tutto è bagnato, è molto meglio, credi a me”, ci assicurava il granchio Sebastian, di cui i nostrani Under The Ocean condividono se non i gusti musicali perlomeno la passione per gli abissi marini, mandando alle stampe un disco che fin dal curatissimo booklet promette atmosfere marittime, marce e Lovercraftiane. Da una pubblicità dell’album vista qualche tempo fa su una rivista mi aveva incuriosito l’accostare tali temi al death metal, e già mi aspettavo qualcosa di molto brutal, mentre la proposta della band è molto più vicina al metalcore piacevole ma poco incline all’innovazione dei Parkway Drive (altro gruppo che ha caro il tema del mare, tra l’altro), quindi tempi sostenuti, saltuari break down e harsh vocals che passano con disinvoltura dallo scream, al growl al pig squeal, trascurando completamente le celan vocals. Il riffing ricorda sia il death più canonico che quello svedese, a seconda dei passaggi.
Il disco e essenzialmente privo di grossi difetti come lo è di pregi. Quanto suonato dagli Under The Ocean, se amate il genere, e uscito dal vostro stereo già centinaia di volte, a maggior ragione se siete fan del gruppo australiano di cui sopra, che in più di un passaggio diventa ben più che fonte di ispirazione. La fiera del Deja-Vu insomma, ma in ogni caso ben scritta e ben suonata, la band sa il fatto suo e le canzoni, perlomeno i primissimi ascolti, intrattengono. Poi, devo concedere al gruppo che ha abilità nel creare pezzi di atmosfera, come quella creata dalle grasse note di basso in A look at The Sky, che esplodono in un pandemonio di batteria forsennata, grida e assoli.
In conclusione, non dubito che il gruppo abbia qualche buon asso nella manica, che magari in futuro riuscirà ad estrarre, ma per ora non va oltre la sufficienza.
Track by Track
- With Strange Aeons 60
- One Must Fall 60
- Gray Hands on the Gate 65
- On Sunset Spires 60
- From Yuggoth 60
- Notturno 55
- A Look at The Sky 70
- Welcome 60
- Old Man Song 60
- Deadline 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 45
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
63Recensione di Zoro pubblicata il --. Articolo letto 1790 volte.
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