Unfaithfull «Following The Black Light» [2010]

Unfaithfull «Following The Black Light» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1284

 

Band:
Unfaithfull
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Titolo:
Following The Black Light

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Andrea Scansani (drew) - Rythm & Lead Guitar
Gabriele Minuta (khabriel) - Rythm & Lead Guitar
Fabrizio Arzani (fabra) - Vocals
Titta - Bass
Christian Marchesi (chris) - Drums

 

Genere:

 

Durata:
33' 42"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2010

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Forse è ancora presto per gli Unfaithfull, ma hanno sicuramente delle buone idee. A tal proposito, se avessero registrato un Ep anziché un album intero (sebbene non eccessivamente lungo), focalizzandosi su un minutaggio più ridotto, forse avrebbero ottenuto qualcosa di più compatto, senza quelle ingenuità che rendono questo lavoro dubbioso, in diversi punti.
Il death metal svedese è la base di partenza per tutte le tracce (o comunque se non si tratta di death di sicuro sembra svedese), sulla quale si inseriscono vari elementi, qualche volta anche ben amalgamati: dal metal classico, all'elettronica. La produzione è potente anche se non sempre definita, comunque moderna e professionale. La prima traccia, orientata sul mid tempo “The Cursed Gift” offre frequenti assoli melodici molto “happy” su una base ritmica ricca di doppia cassa, il cantante sfodera delle grida alla Dani Filth non particolarmente riuscite, o più propriamente non ben inserite; purtroppo queste infestano il disco apparendo qui e li, banalizzando certi momenti. "Legalize Homicide" mette in evidenza l'uso dei sintetizzatori per creare delle atmosfere moderne, ma anche gotiche, non esattamente fascinose, ma poste in maniera piuttosto originale. "I Will Stay Away" mi riporta all'inizio della recensione; non tutto è brutto, ben inteso, ma la noia non si riesce proprio ad evitarla, la prova melodica vocale è discutibile, ma non deprecabile. Le quattro tracce finali sono (assieme a quella di apertura) i brani più canonici, ma anche i meglio riusciti, suonano freschi ed energici, con un riffing essenziale, sempre molto feroce; nel dettaglio: “Black Light” cita cotanto death melodico svedese quando il riff iniziale porta alla mente i dimenticati ma strepitosi Eucharist (e mi domando se è voluto). “Enchained Soul” è forse il pezzo più convincente, veloce e ricco di parti soliste molto caratteristiche, godibilissima dall'inizio alla fine, dove ci lascia con un arpeggio di chitarra dal gusto antico. Buona la cupa chiusura con “The Eye Of The New Breed “.
Necessitano ancora di un po' di tempo, ma è evidente che se approfondiranno ciò che già usano molto bene (i riff essenziali, la sezione ritmica nervosa...), eliminando quelle piccole ingenuità (correggere alcune vocals azzardate, integrare in maniera migliore le parti di sintetizzatore...), saranno in grado di proporre un un suono estremamente valido e competitivo, le premesse ci sono tutte. Ah, “ideation” è un termine più tecnico che si usa anche in medicina, ideazione è preferibile tradurlo “conception”.

Track by Track
  1. The Cursed Gift 65
  2. Legalized Homicide 50
  3. I Will Stay Anyway 50
  4. Chimera 60
  5. Black Light 70
  6. Enchained Soul 70
  7. The Eye Of The New Breed 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
64

 

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