Unison Theory «Promo» [2012]

Unison Theory «Promo» | MetalWave.it Recensioni Autore:
V-Rhyme »

 

Recensione Pubblicata il:
05.07.2013

 

Visualizzazioni:
2282

 

Band:
Unison Theory
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Titolo:
Promo

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Daniele Buzzanca (Vocals)
Omar Mohamed: (Guitars)
Alessandro Mita: (Bass)
Tony Russo: (Live Bass)

 

Genere:
Technical Death / Djent

 

Durata:
14' 34"

 

Formato:
Promo CD

 

Data di Uscita:
28.05.2012

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli italiani Unison Theory, band emergente proveniente da Roma, decidono di mettersi in mostra e dare un proprio contributo musicale, auto-producendo il loro promo cd, rilasciato nel 2012.
Il promo presenta 4 brani, della durata media di 3 minuti (4 i primi due, 2 i secondi). Lo stile è chiarissimo, propongono un Technical Death Metal/Metalcore ben fatto e ben strutturato da sonorità taglienti ed immediate, tipiche dei generi precedentemente citati.
La tecnica dei musicisti è indubbiamente d’alto livello, e viene sfruttata al meglio da tutti i componenti, a partire da chitarre/basso e batteria che viaggiano all’unisono, regalando dei breakdowns spiazzanti e piuttosto cadenzati, tipici del metalcore. Tutto ciò fa da palcoscenico al vocalist Daniele Buzzanca che si giostra molto bene in un miscuglio di growl generico, pig squel e scream molto tagliente. Ascoltando il loro promo non si può non notare delle affinità con i “concorrenti” Statunitensi “After The Burial”, nati nel 2004. I caratteri stilistici sono fondamentalmente uguali, con la differenza che gli After The Burial enfatizzano di più il lato virtuosistico del Technical Metalcore, mentre gli italiani Unison Theory, pur immettendo degli intermezzi abbastanza sofisticati, sono propensi più verso un Metalcore senza mezzi termini, “quasi” grezzo e sicuramente più massiccio, creando un muro sonoro pressoché notevole.
Aggregano parti melodiche (più o meno complesse) a blast beat incessanti e martellanti, soprattutto nei primi due brani (Hogre e Solaris. Di quest’ultimo è notevole il breakdown del terzo minuto circa, interrotto dall’ennesima sfuriata di blast beat).
Aggiungiamo dunque un’altra band italiana alla voce “Technical Metalcore”, un genere che si sta diffondendo molto ultimamente, e che finalmente (grazie agli Unison Theory, MA NON SOLO) spopola anche in Italia. Speriamo che tali fenomeni vengano incentivati per il loro stile e che il futuro regali loro delle ottime occasioni per migliorare il loro sound e renderlo più originale del solito.

Track by Track
  1. Hogre 85
  2. Solaris 90
  3. Sphera 85
  4. Human Needs 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
81

 

Recensione di V-Rhyme pubblicata il 05.07.2013. Articolo letto 2282 volte.

 

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