Urluk «Loss» [2022]
Recensione
Formatisi ufficialmente nel luglio 2020, il progetto Urluk del duo milanese, rilascia il proprio primo Ep “Loss” offrendoci la propria interpretazione e il proprio credo artistico a base di black e doom metal. Sostanzialmente il duo, pur dichiarando di non appartenere ad alcuna scena underground, offre cinque brani lenti, pacati, ricchi di passaggi acustici ma parimenti tetri e oscuri, frutto di un marciume interiore che ben viene esteriorizzato e interpretato sia dal rauco e intenso scream che da un contesto funereo e malinconico legato non poco ad elementi del passato. Tolta l’intro, le restanti tracce, peraltro titolate con numeri romani in successione e di durata medio lunga, rivelano un quadro compositivo apprezzabile, nulla di eccezionale o innovativo ma comunque ben in grado di esprimere le proprie sensazioni. I migliori tra i brani ricadono in “II” e in “IV” entrambi ricchi e suggestivi di contenuti sia per l’ambientazione che per l’immancabile, nefasto clima percepito; le lente andature danno prova della intensa quanto cara e amata congiunzione del doom al black a cui il duo è profondamente legato anche dalle precedenti esperienze personali. L’Ep, pur non avendo un ampio margine di variazioni nella propria genesi, rivela le buone iniziative del duo che, in un futuro quanto auspicabile full lenght ed in aggiunta a un pizzico di fantasia in più daranno, se vorranno, i meritati frutti; in ogni caso, al momento, possiamo accontentarci così.
Track by Track
- I S.V.
- II 70
- III 55
- IV 70
- V 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 65
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 70
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
66Recensione di Wolverine pubblicata il 22.10.2022. Articolo letto 802 volte.
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