Vicolo Inferno «Stray Ideals» [2016]

Vicolo Inferno «Stray Ideals» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
30.12.2016

 

Visualizzazioni:
2030

 

Band:
Vicolo Inferno
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Titolo:
Stray Ideals

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Igor Piettesi :: Vocals;
- Marco Campoli :: Guitars;
- Wallace :: Bass;
- Michele Gollini :: Drums;

 

Genere:
Hard'N'Heavy

 

Durata:
53' 4"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
11.11.2016

 

Etichetta:
Logic(iL)Logic
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Distribuzione:
Andromeda Distribuzioni Discografiche
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Agenzia di Promozione:
Atomic Stuff
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Recensione

“Stray Ideals” è il nuovo lavoro dei militanti Vicolo Inferno, capaci di racchiudere tutta la loro forza concentrando in tredici tracce la propria massima potenza a suon di hard rock; sound caldo, riff in puro stile americano, ritmiche che spaziano da frangenti compatti energici e potenti ad andature moderate all’interno delle quali, l’ottima voce valorizza al meglio il combo facendoci ricordare, per la sua espressività, un po’ il buon Jon Bon Jovi. Il susseguirsi dell’energia sprigionata dalla band si alterna maniera altalenante conducendo l’ascoltatore in un contesto vario e piacevole in ogni suo frangente. Si parte dalla prepotente “Gry Matter Brain”, capace di infrangere il muro del suono con la sua indiscussa cattiveria tra riff e ritmiche in puro stile hard rock; si prosegue con l’ottima “Dirty Magazzeno”, un brano dall’apertura country per la sua chitarra acustica, inebriata poi da un riffettone alla Zakk Wylde all’interno del quale si stende un hard rock vincente e melodico sia per la musica che ritornello cantato annesso; seguono “Rude Soul” e “Stray Ideals” un moderato polveroso ma melodico la prima e un oscuro hard la seconda per il suo riff d’apertura e la successiva melodia; particolare il brano “Two Matches”, con una calda atmosfera nei contenuti, che vede l’accoppiata vocale con l’aggiunta dell’artista Caterina Minguzzi; potente non poco “Unnameables” per la sua generosa andatura tra ritmiche di chitarra e controtempi vari; “Ambush” ci offre uno squarcio orientato maggiormente su apparati melodici dove degna di nota è ancora una volta la buona proposta della parte cantata; seguono poi sempre tra andature altalenanti e intermezzi “Heartwoofer”, “On road’s Edge” e “Rough Hill”, contraddistinti per le andature sempre ricche ed emozionanti generate da riff incredibilmente in presa e altrettanti fantastici ritornelli; le emozioni non cessano neanche con la splendida “Noise of Silence” impossibile da sottovalutare, ottimo sincronismo strumentale e energia a go go; momento quasi più moderato per “Crosses Market”, forse meno brillante fra tutte che anticipa la conclusiva “Blood Mist”, brano energico ma forse con meno presa rispetto ai primi e ai centrale predecessori. Un disco veramente bello dove suono, potenza e creatività la fanno da padrone assoluto dimostrando che questa band più va avanti e più soddisfazioni da. Veramente all’altezza della situazione.

Track by Track
  1. Grey Matter Brain 75
  2. Dirty Magazzeno 80
  3. Rude Soul 80
  4. Stray Ideals 75
  5. Two Matches 80
  6. Unnameables 80
  7. Ambush 80
  8. Heartwoofer 80
  9. On Road's Edge S.V.
  10. Rough Hills 85
  11. Noise of Silence 80
  12. Crosses Market 70
  13. Blood Mist 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
78

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 30.12.2016. Articolo letto 2030 volte.

 

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