Voltumna «Ciclope» [2019]

Voltumna «Ciclope» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
12.12.2019

 

Visualizzazioni:
2098

 

Band:
Voltumna
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Titolo:
Ciclope

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Haruspex :: Guitars, Vocals
Augur Veii :: Drums
Phersu :: Bass, Vocals, Programming

 

Genere:
Etruscan Death / Black Metal

 

Durata:
42' 56"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
13.12.2019

 

Etichetta:
Extreme Metal Music
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Nee-Cee Agency
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Recensione

Ridendo e scherzando, i Voltumna arrivano al loro quarto album, e li ritroviamo sempre più consolidati nel loro sound, che di fatto consiste in un mix tra black metal e death metal e tutto ciò che c’è nel mezzo, sia moderno che old school, sinfonico e corale o più muscoloso e violento alla Behemoth finendo per gli immancabili momenti da moshpit.
“Ciclope” suona così. È un album che poteva suonare in un solo stile limitandosi ad essere uno dei tanti (e francamente odiati) epigoni dei Behemoth, ma che riesce invece a fare della variazione sonora il proprio punto di forza, rifuggendo la monotematicità e invece proponendoci la potenza di “Collapsed Island” e del brano successivo, che si alterna alle sferzate old school di “Cosmos” e di “La furia dei ciclopi”, passando per dei muri sonori violenti e molto veloci presenti ad esempio nella strumentale “The double spiral”, e finendo con soluzioni più evocative sparpagliate lungo tutti i tre quarti d’ora di musica qui proposta. Ne risulta dunque un album ormai maturo e piacevole, completo e appetibile da chi cerca un esempio di black/death moderno fatto con personalità e convinzione, a cui al limite si può rinfacciare il fatto che la scaletta suona un po’ fredda, direi quasi asettica e senza un vero e proprio brano da singolo in grado di svettare sugli altri in quanto a efficacia e intensità musicale, che invece avrebbe reso tutto il quadro ancora più variegato e inquadrabile.
Ciononostante, “Ciclope” dei Voltumna conferma la capacità sonora di questo trio da Viterbo. Forse meno organicità e più passione sanguigna sono una cosa che gradirei per l’album successivo, ma lo status di questa band è confermato.

Track by Track
  1. Entering the wrong circle (Intro) S.V.
  2. Collapsed island 70
  3. The megalithic circle 70
  4. Cosmos 75
  5. La furia dei ciclopi 75
  6. Divine bloodline 65
  7. Hybris 75
  8. The double spiral 70
  9. When giants walk this earth 75
  10. Sublime astral conception 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
72

 

Recensione di Snarl pubblicata il 12.12.2019. Articolo letto 2098 volte.

 

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