Wake Arkane «The Black Season» [2012]

Wake Arkane «The Black Season» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Revenant »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2577

 

Band:
Wake Arkane
[MetalWave] Invia una email a Wake Arkane [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Wake Arkane [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Wake Arkane [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Wake Arkane [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagine GooglePlus di Wake Arkane [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il canale YouTube di Wake Arkane [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina BandCamp di Wake Arkane

 

Titolo:
The Black Season

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Helios Ingrassano :: vocals
Riccardo Rebughini :: guitars
Luca Difato :: guitars
Matteo Belloni :: bass
Federico De Zani :: drums

 

Genere:

 

Durata:
49' 27"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I milanesi Wake Arkane, nati nel 2008 dalla band The Wake, si affacciano sul panorama metal con “The Black Season” proponendo un progressive death metal molto tecnico con influenze gothic e doom che riescono a creare delle atmosfere cupe. La voce spazia dal growl, allo scream al pulito e ciò rende le parti di cantato molto varie e capaci di trasmettere molte emozioni. Già dal primo ascolto del cd, ci rendiamo conto dell’alto livello tecnico delle composizioni, complice il fatto che i membri della band hanno una grande esperienza alle spalle in ambito musicale. Anche la qualità del prodotto è davvero ottima grazie all’esperienza di Dan Swanö, produttore/musicista svedese ( Bloodbath, Edge of Sanity, Katatonia, Nightingale ), che dagli studi di casa propria, Unisound Studios, ha curato il master. Inoltre Dan Swanö ha prestato la sua voce nel brano “The Numb Experience”. Dell’artwork se ne è occupato Seth Siro Anton che vanta copertine per gruppi come Kamelot, Paradise Lost, Moonspell.
L’album è composto da 8 brani per una durata complessiva di circa 50 minuti che spaziano dal melodic death a parti più tecniche del prog. death, con melodie a volte maliconiche o a volte un pizzico arabeggianti come in “Swallowed By The Afterglow”, oppure vicine ad un gothic con parti di voce femminile e una parte melodica di ottima fattura come in “Berenice”. Questo album che potrebbe far gola ai cultori della tecnica e della precisione quasi maniacale, viene ascoltato benissimo anche da quelli che ricercano solo la potenza, che in questo album sicuramente non viene distribuita con il contagocce. Ma anzi è come un fiume in piena pronta a travolgere qualsiasi cosa si trovi davanti, grazie a potenti riff di chitarra, all’uso/abuso del doppio pedale e dalla voce che invoglia a gridare con lei. Penso che questo album abbia le carte in regola per far parte della collezione privata di ognuno di noi anche se non si è proprio fan accaniti di questo genere e inoltre speriamo che anche nei lavori futuri, mantengano questa filosofia musicale con ovviamente qualche nuova sperimentazione per non cadere nel banale.

Track by Track
  1. Daucalion's Fall 90
  2. Apophis' Monolithes 85
  3. The Numb Experience 85
  4. Human Dust Debris 80
  5. Outshined 80
  6. Berenice 90
  7. Swallowed by the Afterglow 85
  8. Diluvio 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 90
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
85

 

Recensione di Revenant pubblicata il --. Articolo letto 2577 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.