Walls of Babylon «The Dark Embrace» [2019]
Recensione
Direttamente da Fabriano, i Walls Of Babylon rilasciano la loro prima performance tra progressive e metal moderno racchiusa in questo “The Dark Embrance” un disco che si caratterizza tra andature abbastanza moderate e compatte nei contenuti. Al di là di un assetto melodico piuttosto oscuro, la band offre nel complesso un quadro compositivo di pregio se si tiene conto da un lato, della buona coesione ritmica e, dall’altro, dell’altrettanta preparazione dei singoli membri appartenenti in passato già ad altre realtà, e che, messa all’attivo tutta la propria personale esperienza, offrono nel complesso un disco dai contenuti quasi inaspettati. Anche se qualche brano può apparire poco propositivo, in realtà, all’interno è racchiusa tutta particolarissima quanto sofisticata tecnica che abbraccia appieno un insieme di elementi anche riconoscibili in un genere derivato del power. Ottimo il clean e, come si accennava prima, anche le andature che attraverso piacevoli melodie offrono momenti anche di facile orecchiabilità. L’ascolto in sostanza offre un quadro compositivo che offre da un lato momenti particolarmente potenti ed altri più moderati ma pur sempre ricchi di elementi di metal moderno e di annesse divertenti idee. “Puppet Of Die” è un esempio di come la band disponga la propria tecnica tra progressive e metal più moderno; divertente e coinvolgente anche “The Defeat” un brano forse abbastanza commerciale nei contenuti; a seguire il potente e diretto “Alone” capace di alternare potenza e moderazione; una vera e propria scheggia tra ritmiche e quant’altro è invece “The Dark Embrance”, molto espressivo anche sotto il profilo del clean; molto pacata invece “Honor And Sorrow” che anticipa la furia di “The Emperor”, un brano dalle sembianze power ma pregno di modernità e oscurità; dopo l’intermezzo di “A New Begininng”, “Revenge Of Morpheus” e “A Warm Embrance” si mantengono sull’assetto prog innovativo sotto il profilo ritmico e immancabilmente su quello del cantato sempre in grado di offrire calde emozioni per la propria incredibile espressività; a chiusura la cover degli Stratovarious “Hunting High And Low”. Un disco completo, creativo e di qualità.
Track by Track
- Puppet Of Die 75
- The Defeat 70
- Alone 75
- The Dark Embrace 75
- Honor and Sorrow 75
- The Emperor 75
- A New Beginning 75
- Revenge Of Morpheus 70
- A Warm Embrance 75
- Hunting High And Low S.V.
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 75
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
73Recensione di Wolverine pubblicata il 01.06.2019. Articolo letto 1484 volte.
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