Watershape «Perceptions» [2018]

Watershape «Perceptions» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
04.11.2018

 

Visualizzazioni:
1712

 

Band:
Watershape
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Titolo:
Perceptions

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Nicolò Cantele :: Voice;
- Francesco Tresca :: Drums;
- Mattia Cingano :: Bass;
- Enrico Marchiotto :: Keyboards;
- Mirko Marchesini :: Guitars;

 

Genere:
Meltin' prog

 

Durata:
48' 14"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
12.10.2018

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Atomic Stuff
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Recensione

I vicentini Watershape, debuttano con il loro “Perceptions” un album di matrice rock prog attraverso uno stile completamente personalizzato dovuto alla confluenza di contesti sia matrice artistica che musicale al punto da lasciare all’ascoltatore il compito di percepire soggettivamente le più diverse sensazioni. Indubbiamente il sound del disco pare a tratti un po’ spigoloso ma in definitiva non può fare altro che attrarre al meglio grazie a quell’ insieme di elementi che fanno una certa differenza. Se da un lato vi è questa indiscussa particolarità di saper fondere allo stesso tempo prog, rock, metal e post rock, anche avvalorato dal buon clean e dall’ottima congiunzione degli effetti del Synth, dall’altro, di tanto in tanto si ravvisa un profilo ritmico dai tratti poco confluenti con il resto del lavoro probabilmente causati dal sin troppo secco effetto della chitarra che invece andrebbe probabilmente più ammorbidito soprattutto sui passaggi di matrice atmosferica. Nel complesso i brani scorrono bene a cominciare da “Beyond The Line Of Being”, particolarmente incentrato sul rock prog ma non privo di contesti melodici dal sapore raffinato in alcuni passaggi; da “Cyber Life” emerge la vena più metal del combo dove passaggi decisi ma non troppo elaborati offrono un risultato apprezzabile; è poi la volta del moderato “Alienation Deal” mai privo di intensità e del sul successivo “Stairs” di matrice prog ’70; è poi la volta di “ The Puppets Gathering” dai contenuti più psichedelici che ci trascinano sino al sin troppo dolce “Inner Tide”; “Fanciful Wonder” rileva un contenuto prog rock interessante ma abbastanza stabile nei contenuti; è poi la volta di “Seasons” un brano abbastanza moderato nei contenuti dove l’espressività del clean raggiunge la massima espressività; sino a condurci al conclusivo “Cosmic Box #9” dove la passione della band per il rock prog anni ’70 non sembra mai volersi distaccare dalla propria personale quanto interessante creatività. Il disco come sopra detto, trattandosi di un esordio, ravvisa, ad avviso di chi scrive, di qualche piccola modifica soprattutto in quello che è il sound della chitarra, spesso sin troppo spigoloso e poco in linea con il restante apparato ritmico; parimenti, anche la produzione andrebbe in parte rivista; in ogni caso la band ha voglia di fare e ce lo dimostra in maniera egregia anche riuscendo a personalizzare il proprio stile attraverso delle interessanti quanto piacevoli simmetrie compositive.

Track by Track
  1. Beyond The Line Of Being 70
  2. Cyber Life 65
  3. Alienation Deal 65
  4. Stairs 70
  5. The Puppets Gathering 70
  6. Inner Tide 65
  7. Fanciful Wonder 70
  8. Seasons 65
  9. Cosmic Box #9 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
69

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 04.11.2018. Articolo letto 1712 volte.

 

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