We Are Impala «Synesthesia» [2015]
Recensione
Interessante album di debutto della band spagnola We are Impala, che in questo album ci propone quello che, a buon ragione, si può definire “Space rock”, ovvero una musica strumentale, ripartita in 6 capitoli per circa 43 minuti di musica, dal buon tiro e capace di delineare in tutto l’album dei soundscapes interessanti. Non si tratta dell’ennesimo gruppo con chitarre ribassate e strumentale senza un motivo, no: i WAI riescono a variare le canzoni in maniera più che soddisfacente, ora più psichedelica e visionaria nell’opener “Tentakloj”, poi con parti più chitarrose in “Forgesis”, che nella seconda parte diventano più post e potenti, e poi che raggiungono l’apice in “Delaylama”, misteriosa e solenne, la più affascinante di tutte le canzoni, ma “Sinesthesia” va anche oltre e propone una “Abstrakta” dal feeling cosmico e delicato, e una “Kasden” più psichedelica e profonda, con una chitarra solista che qua e là nell’album tra l’altro riesce a ritagliarsi il suo spazio.
Insomma: “Synesthesia” è un album sorprendentemente maturo e personale, capace per efficacia di sapersi ricavare il suo spazio, e che consiglio agli amanti del rock strumentale.
Track by Track
- Tentakloj 75
- Forgesis 75
- Delaylama 75
- Abstrakta 75
- Kasden 75
- Heleco 75
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 75
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 75
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
74Recensione di Snarl pubblicata il 27.05.2015. Articolo letto 1849 volte.
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