Wicked Starrr «Piece of Cake» [2014]

Wicked Starrr «Piece Of Cake» | MetalWave.it Recensioni Autore:
moro mou »

 

Recensione Pubblicata il:
18.05.2014

 

Visualizzazioni:
1776

 

Band:
Wicked Starrr
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Titolo:
Piece of Cake

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Andrew Panther :: Guitars and backing vocals
Wild Joey :: Drums and backing vocals
Dave J. Halson :: Lead vocals
Luke Rassman :: Bass guitar

Special guests ::
Andrea Ciccomartino of Graal (vocals on "Roundabout is for Losers")
Luigi D'Attoli of Scream From Hell (lead guitar on "Red Light Paradise")

 

Genere:
Hard Rock

 

Durata:
30' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
28.02.2014

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Spider Rock Promotion
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Recensione

Ebbene sì, anch'io ho assaggiato questo pezzo di torta. L'instancabile Spider Rock di Roma lancia "Piece Of Cake" dei Wicked Starrr nel Dicembre 2013, a seguito della loro vittoria al concorso Spider Rock Promotion's Talent Scout.
Il primo brano, "You're not the same", è un dimesso e melodico flusso di coscienza. I fraseggi della chitarra acustica, l'unico strumento utilizzato, accompagnano una voce leggermente sporca in una ballad blues-rock che apre il disco in maniera del tutto inaspettata. L'hard rock si palesa subito dopo con "Show" e poi via discorrendo, per un totale di 7 tracce dinamiche e fresche.
A fine disco mi sembra chiaro che i Wicked Starrr riescono a raggiungere senza problemi un risultato di omogeneità, coerenza e stile. Dovunque si ascolti in giro è chiaro che gli anni '80 abbiano lasciato praticamente un marchio indelebile per chiunque voglia fare hard rock oggi. Anche i nostri utilizzano come fonte inesauribile di ispirazione questo passato musicale made in USA (posso citare fra tutti gli ultimi Kiss e gli Skid Row).
Certo, ascoltando "A Piece of Cake" non si può sfuggire all'istinto di associare lo stile della band a quanto è stato già detto e fatto nell'ambito sopracitato, ma il pregio è che, nonostante questo, i Wicked Starrr riescono a non risultare stantii e monotoni, ma a proporre dei brani scanzonati e melodici quanto basta da riuscire orecchiabili e piacevoli. I ritornelli riecheggiano facilmente nella memoria anche dopo aver premuto il tasto 'stop'.
Non essendo patita del genere - ho smesso di ascoltarlo relativamente presto, escludendo i mostri sacri del genere - ho finito per relegarlo a un periodo ben preciso, un capitolo storicizzato della storia della musica, fatto di rockstar cotonate, eccessi, bizzarrie e ballad struggenti che hanno contribuito a identificare un costume ormai mitico. La musica da allora si è evoluta sempre più, raggiungendo punte di sperimentazione ed esiti molto diversi.
Far musica rock e hard rock stile Eighties oggi, quindi, è un atto spontaneo di passione, da amanti sinceri, un tantino nostalgico, ma che difficilmente sfugge dal sembrarmi puro, anacronistico revival.
Eppure, al di là dei gusti e delle perplessità di chi scrive, è altrettanto difficile negare che i Piece of Cake, vuoi per lo stile maturo, per la tecnica strumentale e per la proposta quì esaminata, si siano abbondantemente guadagnati una buona posizione e, per di più, un caldo invito all'ascolto firmato da una scettica come me.

Track by Track
  1. You're not the same 70
  2. Show 60
  3. Roundabout 65
  4. Rock Star 60
  5. Red Light Paradise 70
  6. One Night Stand 60
  7. Letters 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
65

 

Recensione di moro mou pubblicata il 18.05.2014. Articolo letto 1776 volte.

 

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