Windrow «Dangerous Game» [2010]
Windrow
Titolo:
Dangerous Game
Nazione:
Italia
Formazione:
Pino Chirico :: Lead Vocals
Guglielmo Massimino :: Guitar
Carlo Fantoni :: Bass
Ugo Montana :: Drums
Genere:
Durata:
50' 10"
Formato:
CD
2010
Etichetta:
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Il tempo passa e nemmeno ce ne accorgiamo. Il progetto “Windrow” ha ben dieci anni di attività. Naque infatti nel 2000 per volere del cantante Pino chirico e del Bassista Carlo Fantoni e dopo aver completato la formazione registrano un EP (“Like An Angel”), poi nel 2003 il primo album “Return Of The Eternal Gods”, poi il capolavoro “Trilogy” (2007) che il sottoscritto si ricorda abbastanza bene, non perchè l'avevo recensito in questa webzine ma poiché ebbi modo di ascoltare quella piccola perla durante l'estate.
Ed eccoci al 2010, anno di uscita della quarta esperienza discografica dei power metallers Windrow.
Semplicemente incantato dalla copertina mi sono apprestato all'ascolto subito e ho divorato avidamente tutto il disco. Alla fine mi sono reso conto immeditamente di un fatto: la band ha fatto un passo in avanti non indifferente, rispetto a “Trilogy”, “Dangerous Game” è più completo e rappresenta tranquillamente la svolta per la band, una svolta meritata nel corso degli anni e mai precisamente raggiunta.
Dangerous Game è un gran bel disco, ricco di evoluzione e, come ho già detto, più completo ma nonostante questo sono lungi dal considerarlo un capolavoro. Sarà che è un po' monoblocco come sonorità e che il primo respiro di timpani l'ho trovato nella nona e penultima traccia con una ballad tutto sommato buona ma per tutto il resto ci troviamo sul “o lo sopporti perchè ti piace il genere oppure alla terza canzone cambi il cd perchè ti sei stufato di ascoltare i soliti pattern stereotipati del power”.
Di pattern stereotipati del power i windrow ne usano pochi per fortuna e quindi l'identità strutturale di ogni singolo pezzo non viene meno e tutto sembra essere costruito in modo anche saggio e misurato se vogliamo, spaziando da violenza ritmica (molto precisa per altro) ad aperture di ritornelli, refrain e ponti dosati al meglio.
Sulle voci non ho nulla da dire, sono energiche e intonatissime per cui non ho trovato problemi, così come nelle ritmiche e negli assoli (a proposito, l'assolo di chitarra su “Never Cry” è sensazionale!).
La svolta c'è stata ora bisogna continuare così.
Track by Track
- Never Cry 65
- Snake Or Shark 70
- Afterlife 65
- Glorious March 60
- Go On The Wind 65
- Rotten World 65
- Inside An Angel 60
- Dangerous Game 65
- Twilight In Dark 65
- Illusions 70
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 70
- Originalità: 65
- Tecnica: 80
Giudizio Finale
68Recensione di carnival creation pubblicata il --. Articolo letto 1398 volte.
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