Witchwood «Before the Winter» [2020]

Witchwood «Before The Winter» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
29.05.2021

 

Visualizzazioni:
1125

 

Band:
Witchwood
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Titolo:
Before the Winter

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Riccardo Dal Pane :: vocals, electric and acoustic guitar, mandolin;
- Andrea Palli :: drums;
- Stefano Olivi :: Hammond, piano, synth, Moog;
- Luca Celotti :: bass;
- Samuele Tesori :: flute & harmonica;
- Antonino Stella :: lead guitar;

 

Genere:
Hard Rock / Progressive

 

Durata:
1h 2' 26"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
20.11.2020

 

Etichetta:
Jolly Roger Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

E’ passato qualche anno dal debutto dei Witchwood con il loro “Litanies From The Wood”, lavoro di spessore e di intensità notevole confermato oggi dall’eccelso “Before the Winter”, un disco che pur meritando diversi ascolti, offre alla fine il proprio asso nella manica derivante da un denso quanto compatto esito colmo tra influenze e derivazioni. Coloro che in qualche modo hanno avuto la possibilità di ascoltare i precedenti lavori della band, potranno dar manforte alle proprie aspettative, forti di innumerevoli richiami di cui i Witchwood si fregiano nel proprio DNA rivelando ancora una volta richiami a Urian Heep, Led Zeppelin, e via discorrendo miscelate ad un contesto glam, southern rock e anche doom. Il nuovo disco fa centro in relazione a quelle che sono le sfumature, dove l’hard rock scorre a fiumi e inebria di passione e sogni l’ascoltatore, al punto quasi da stordirlo e ammaliarlo al proprio cospetto. Ed infatti sin dall’opener riservata a “Anthem For A Child”; la band armonizza un contesto hard rock in cui la forza del flauto inebria non poco un contesto forte e robusto come un macigno; anche “Feelin” dal sapore quasi funky, è una vera rivelazione grazie anche all’apparato solista che va a caratterizzarne i contenuti; da non dimenticare “A Crimson Moon”, un brano di vero pregio proposto come ballad ma dal tenore prog ed esoterico acustico dagli esiti inaspettati; non male anche “ Hesperus”, molto complesso e lungo nei contenuti forte in ogni caso di un contesto strumentale dove ad avere la meglio è ancora una volta il potente prog miscelato ad un hard rock strepitoso; ma ancora “ Nasrid” nella sua strumentalità si rivela inaspettato tra flauto e intervento del soprano femminile Natascia Platti; richaimi rock blues per “Crazy Little Lover”; come non menzionare poi gli undici minuti di “ Slow Colours Of Shade” dove hard, doom e prog, rappresentano probabilmente l’apice di realize per la band, in cui contesti coraggiosi e tanta dinamica prendono il sopravvento su ogni ascoltatore anche quello più scettico! Un cotesto retro rock di pregio, da amare e possedere proprio per l’indiscussa indole di questa band con in mano l’ entusiasmo di impugnare la bandiera per la propria migliore, indiscussa performance su un contesto come quello che egregiamente la rappresenta.

Track by Track
  1. Anthem For A Child 80
  2. A Taste Of Winter 80
  3. Feelin 80
  4. A Crimson Moon 80
  5. Hesperus 80
  6. No Reason To Cry 75
  7. Nasrid 80
  8. Crazy Little Lover 80
  9. Slow Colours Of Shade 85
  10. Child Star 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
81

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 29.05.2021. Articolo letto 1125 volte.

 

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