Wormhole_ «The String Theory» [2011]

Wormhole_ «The String Theory» | MetalWave.it Recensioni Autore:
MORO MOU »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1802

 

Band:
Wormhole_
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Titolo:
The String Theory

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Valentina Marvulli :: Voce
Francesco Faniello :: Chitarra
Andrea Canitano :: Chitarra
Giuseppe Recchia :: Basso
Paolo Bitonto :: Batteria/sequencer

 

Genere:

 

Durata:
43' 24"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Cosa c’è di buono sotto il sole con i Wormhole? Beh, andiamo con ordine.
I cinque della provincia di Matera, giovani e a quanto mi sembra ambiziosi, escono in questo Dicembre 2011 col quarto lavoro, “The String Theory”. Il titolo dell’album, come già il nome stesso del gruppo, riprende un concept riconducibile alle dinamiche universali e personali: come essi stessi spiegano, un viaggio interiore e uno cosmico, corrispondenti alle due parti del disco.
Se parliamo di produzione e - perchè no? - ideazione, niente da dire. La buona qualità del lavoro consente un ascolto piacevole della parte strumentale, che propone un female gothic metal ben fatto, sicuramente orecchiabile e molto attento al dettaglio. Delle buone parti melodiche si accompagnano ora a un languido pianoforte, ora ad arrangiamenti ed effetti al sequencer, capaci di arricchire lo sfondo della linea musicale principale.
Cosa mi ha lasciato davvero perplessa in questo disco? Sfortunatamente la parte più emergente di un brano quando si parla del genere in questione: la voce.
Spesso sconnessa dal contesto, povera di una vera espressività, mi ha ricordato troppe volte provini da talent show. La cosa crea non poco rammarico, non tanto per la qualità della voce in sè, quanto per l’accostamento a una tale musica, che trovo piuttosto inadeguato. Per tutto il disco la parte vocale sembra resti uguale a se stessa, senza poter puntare né su qualche virtuosismo né su una diversa capacità di interpretazione del brano. Poco carattere, poca fluidità, poco amalgama, poca resa.
E’ già abbastanza difficile non crogiolarsi sui cliché così noiosamente ricorrenti del gothic metal al femminile, da cui moltissimi gruppi si fanno corrompere fino ad adeguarsi al piattume imposto dal mercato; figurarsi avere tutto sommato le carte in regola per mirare a qualcosa in più ma accontentarsi di una voce che definirei così fuori contesto. Tra l'altro, mi chiedo anche come possa essere sfuggito all'intera band un particolare del genere.
Spero che i Wormhole riescano ad uscire da questa empasse fondamentale; la scelta è fin troppo chiara: cambiare musica o cambiare voce.

Track by Track
  1. Your Mortal Remains 55
  2. Autumn Leaves 60
  3. Black Crows Me 55
  4. My Darkest Side 55
  5. Storyteller 55
  6. Poupee de Porcelaine 65
  7. Simon 55
  8. Time Tilt 60
  9. Burning My Soul 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 55
Giudizio Finale
60

 

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