Zest «EP» [2023]

Zest «Ep» | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
13.12.2022

 

Visualizzazioni:
620

 

Band:
Zest
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Titolo:
EP

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Paolo Veluti: voce
Luigi Stefli: basso
Mirko Baistrocchi: chitarra Davide Corradi: batteria.

 

Genere:
Grunge-Rock

 

Durata:
8' 0"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
20.01.2023

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Zest sono una nuova band grunge rock italiana composta da Paolo Veluti
(Swarm Chain, Dark Horizon, ex Edran, Black Sheep) alla voce e al basso, Luigi Stefli (Black Sheep) e Mirko Baistrocchi (Pinball Jerks) alla chitarra e Davide Corradi (Pinball Jerks) alla batteria.
A inizio dicembre 2022 è uscito “Born Again”, il loro primo singolo che verrà seguito da Survive il mese prossimo, il tutto servirà a comporre l’EP di esordio del gruppo.

Born again sarà presentato con un videoclip diretto e filmato da Maurizio Del Piccolo dalla Moviedel Production, in cui partecipano anche la cantante Francesca Trevisan
(Hard Lemon e ex Edran) e la piccola Mia Tricarico. Il tema trattato è quello della rinascita, sempre attuale e interessante da affrontare.
Ascoltiamo quindi questi due brani per farci un’idea più chiara del lavoro degli Zest.

Partiamo appunto con Born again: ha una bella dinamica, potente e incisiva, coerente con il genere proposto.
A seguire, Survive ha un tono più introspettivo, è quasi intima senza nulla togliere alla sua energia, comunque ben presente nel ritornello, il quale possiede una bella apertura.

Il materiale proposto non è molto ma ci si può comunque sbilanciare nel dare un breve giudizio. A mio parere, gli Zest stanno partendo con il piede giusto, per così dire.
Mi è piaciuta la potenza delle due tracce, diverse ma appartenenti allo stesso filone, ma anche la melodica è ben studiata senza risultare banale e scontata, cosa difficile nel grunge, un genere degno di nota ma che finisce spesso con lo stancare o risultare “la copia di…”. Ho percepito una band ben coesa e unita nel fare un buon lavoro, con delle valide idee che spero possano portare a una produzione più massiccia.
Aggiungo una riflessione: spesso la cover non viene valutata in maniera troppo influente, eppure molte persone impiegano risorse e fantasia per crearne di belle, gli Zest hanno tra le mani un piccolo capolavoro in sintonia con i tempi attuali e concettualmente molto ben studiato.
Direi quindi che la partenza è più che buona e teniamoci a mente il loro nome perché potrebbe riservare qualche sorpresa positiva.

Track by Track
  1. Born again 70
  2. Survive 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
75

 

Recensione di reira pubblicata il 13.12.2022. Articolo letto 620 volte.

 

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