Zippo «After Us» [2016]

Zippo «After Us» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
25.02.2016

 

Visualizzazioni:
2585

 

Band:
Zippo
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Titolo:
After Us

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Tonino "Stonino" Bosco Bass
Federico "Ferico" Sergente Drums
Alessandro "Sergente" Sergente Guitars
Davide "Dave" Straccione Vocals

 

Genere:
Prog Stoner Rock

 

Durata:
38' 42"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
12.03.2016

 

Etichetta:
Apocalyptic Witchcraft Recording
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Metaversus - Press & Promo
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Recensione

Con “After Us”, il quarto album dei celebri Zippo edito dalla Apocalyptic Witchcraft Recordings, le cose cambiano: dimenticatevi la complessità di “Maktub”, le armonizzazioni e gli intrecci chitarristici che finora hanno riguardato questo combo Pescarese. Ora gli Zippo hanno una sola chitarra e per forza di cose il sound risulta molto più snello, quasi scarno in certi momenti, dove la prepotente sezione ritmica è molto in risalto e la chitarra di Sergente continua a fare il proprio lavoro certosino di cesellatura.
Basta sentirlo dalla opener “Low song”, che gioca su ritmiche nervose e su di un sound appunto più scarno e grezzo, ma graziato da un Dave sempre in ottima forma e ispirato per quanto riguarda le linee vocali, anche se a dire il vero è il trio successivo di canzoni a formare il pezzo forte dell’album, con la title track e “Comatose” a darci due esempi di stoner rock grezzo e incisivo Zippo-style che personalmente avevo voglia di sentire da un po’ di tempo, e il tutto si completa con la splendida “Familiar Roads”, eterea e rarefatta nella prima parte e poi più doom e psichedelica nella seconda, davvero notevole. Questo è, come detto, il pezzo forte dell’album, con la parte centrale che sfrutta un po’ di più l’esperienza che l’innovatività, ma che comunque non manca di stupire, e con la parte finale affidata alla affascinante “Summer Black” e alla ossessionante “The leftovers”, che consiste in 7 minuti monotematici in un crescente climax che stupisce.
A conti fatti il nuovo degli Zippo è un album che, come gli altri, ha molto più da dire all’ascolto che tramite una descrizione, e che si incastra nella discografia precedente della band in maniera eccellente, ma che secondo me manifesta un lieve punto debole, ovvero un certo andare sul sicuro e sull’esperienza acquisita nella parte centrale dell’album. Non che queste canzoni siano brutte, tutt’altro, ma ho l’impressione che gli Zippo nelle loro canzoni possono metterci più idee anche se ora hanno una chitarra sola, e magari aggiungere ancora più poliedricità. Ma questo è un piccolo punto di sviluppo che non intacca più di tanto il valore di una band che negli anni ha dimostrato di saper dire la propria a livello europeo, e pertanto “After Us” è e rimane un disco da avere a tutti i costi per i fans del genere musicale e per i fans degli Zippo, i quali si innamoreranno della mirabile evoluzione sonora di questa band che letteralmente surclassa i rookies di questo genere. Solo ai neofiti di questo intero genere musicale consiglierei prima di acquistare qualcos’altro di questa band, come ad esempio il mio preferito perché più completo “Road to knowledge”.

Track by Track
  1. Low song 75
  2. After Us 85
  3. Comatose 85
  4. Familiar roads 85
  5. Adrift (yet alive) 75
  6. Stage 6 80
  7. Summer Black 80
  8. The leftovers 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 85
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
81

 

Recensione di Snarl pubblicata il 25.02.2016. Articolo letto 2585 volte.

 

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