Zora «Dismembered Human Race» [2004]

Zora «Dismembered Human Race» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Scolopendra »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
3310

 

Band:
Zora
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Titolo:
Dismembered Human Race

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Giuseppe Pascale : Voce-chitarra
Tato : basso
Alessandro Di Meco : batteria

 

Genere:

 

Durata:
15' 53"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2004

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Che dire...questo disco rappresenta un discorso dove si fa capire che alcune band nostrane non sono assolutamente da meno a gruppi made in U.S.A.
Gli Zora,formazione nata a Vibo Valentia da 3 ragazzi,hanno dato vita ad un disco molto ben registrato e sopratutto rispettoso dei canoni di brutalità propri di gruppi come Cannibal corpse(Usa),Pyaemia(Nl) e Deifecation(Nl). La prima traccia"Self devoured"presenta un'intro di 40 secondi oscura e apocalittica,che accompagna una song dove ripetuti blastbeat,growl disarmanti e suoni cupi dati dalla chitarra e dal basso fanno venir voglia subito di farsi un sano e giusto headbanging.La seconda track non risulta da meno anzi potenzia ulteriormente il nome di questi ragazzi conferendogli a mio avviso il titolo ben meritato di veri"deathster".Osservando la terza traccia"Mass-sacred nation" noto con piacere che sonorità death old style alla "Death shall rise-Cancer" con qualche minimo inserto black metal dato da riff monocorde di chitarra,rispuntano fuori seguite da tempi cadenzati ed estremamente precisi. La quarta traccia"Banquet of flesh"è la mia preferita in quanto fa subito intendere un'aggressione estrema verso l'ascoltatore grazie anche a soli di basso stile Cannibal corspe che precedono trentaduesimi di batteria conditi da una chitarra portatrice di atmosfere "marce" e melodie dinamiche allo stesso tempo."Hate",il quinto brano caratterizzato da molti più riff alla Pyaemia-Cannibal corpse rispetto alle altre tracks conclude ottimamente il lavoro degli Zora anche grazie ad un'outro dove si può udire chiaramente una sirena della polizia che sottolinea l'autodefinizione della band"Brutal southern anti-cop",lascio a voi l'intesa...
A mio avviso questo disco è di buona fattura e spero di sentirli presto in live per poter confermare il mio giudizio positivo.Un lavoro veramente ben fatto anche se sicuramente ancora dovranno crescere come gruppo. Continuate così ragazzi non vi fermate mai è il mio consiglio.

Track by Track
  1. Self devoured 71
  2. Trapped mosquito 75
  3. Mass sacred nation 70
  4. Banquet of flesh 84
  5. Hate 76
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 73
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
78

 

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