Ars Odiendi «Absence of light... Absence of life» [2022]
Ars Odiendi
Titolo:
Absence of light... Absence of life
Nazione:
Italia
Formazione:
Ultragore :: Vox
Eurystheus :: Guitars
Lord Silphatos :: Bass
Tiglatpilezer :: Drums
Genere:
Black Metal
Durata:
37' 20"
Formato:
EP
22.06.2022
Etichetta:
Autoproduzione
Distribuzione:
---
Agenzia di Promozione:
---
Recensione
Nel 2010 gli Ars Odiendi, una band black metal con membri tra Caserta e Napoli fece un Ep, lo recensii e mi piacque, tanto che volli fare uno scambio date con questa band. Venni a sapere nei mesi successivi che gli Ars Odiendi stavano registrando un album, ma l’uscita (mai sanata) del batterista e la susseguente disintegrazione della formazione portò questo disco a non essere mai pubblicato, seppur registrato. Oggi, a praticamente 11 anni di distanza questo disco, chiamato “Absence of light… absence of life” viene riesumato e pubblicato digitalmente come disco postumo e non come una ripartenza per gli Ars Odiendi.
“Absence of light… absence of life” è considerato un Ep, nonostante duri 37 minuti e mezzo, e francamente ascoltandolo si capisce perché: l’album ha delle buone composizioni, e in generale prosegue molto bene il discorso iniziato nel demo, arricchendolo con nuove influenze tipo Horna di inizio anni 2000 per una certa sfrontatezza del sound, alternate a passaggi ben più old school, a volte che affacciano ai Bathory nella buona “Imago Mortis”, e altre volte al riffing secco e violento dei primi Mortuary Drape, non disdegnando episodi più minimalisti come “Obscurity and nothing else” o, per contro, brani più veloci e diretti come “Death worship”. Fin qui tutto bene, ma ciò che rende “Absence…” più un Ep che un album è, purtroppo, il fatto che tutto il disco suona poco rifinito e registrato alla veloce.
Intendiamoci: non ci sono errori di esecuzione o brani buttati là per là, ma “Absence…” suona con dei volumi migliorabili, una chitarra con pochi bassi che romba solo nei tempi medi e lenti e un po’ in background in quelli veloci, manca una certa produzione che rifinisca le composizioni, e in generale l’approccio con cui è registrato è quello di un disco da registrare bene ma anche in fretta, probabilmente come epitaffio di una formazione morente. E questo purtroppo limita un pochino l’ascolto di “Absence of light… absence of life”, che se da un lato non intacca la qualità delle composizioni, dall’altro neanche le fa eccellere, per un risultato presentabile, ma che meritava una veste sonora migliore.
“Absence of light… absence of life” è dunque un disco postumo a tutti gli effetti, che conclude prematuramente la carriera di una band che secondo me poteva fare, e fare bene. Non ci resta che ascoltarlo come reliquia interessante, con buona pace di un sound un po’ stile secondo demo più che da album e di una produzione, come detto, perlopiù non pervenuta. Il giudizio finale consiste in un “buono” per la qualità delle composizioni in sé e nulla più, da leggere come un “ciò che poteva essere e non è stato”. Peccato.
Track by Track
- Intro S.V.
- Attera omnia quae sunt vita 75
- Imago Mortis 75
- Absence of light... Absence of life 70
- Obscurity and nothing else 65
- Necrocult 75
- Death Worship 70
- Instrumental S.V.
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 55
- Qualità Artwork: 75
- Originalità: 70
- Tecnica: 75
Giudizio Finale
73Recensione di Snarl pubblicata il 11.07.2022. Articolo letto 769 volte.
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