DaysGone «DaysGone» [2021]
Recensione
L’omonimo Ep di debutto dei metal hardcore DaysGone, frutto di quatto tracce disposte su poco più di dieci minuti di ascolto, incentra tutto il proprio potenziale in un contesto disposto su distorti, potenza e convinzione trascurando in ogni caso qualche elemento che, per un debutto, generalmente dovrebbe essere essenziale. In effetti la band stante l’impegno profuso nella realizzazione dell’Ep trascura in parte la produzione che rende un po’ il suono ovattato e quindi con poca presa verso l’ascoltatore. Non che manchino le idee, la band tra groove, potenza, velocità in mid tempo riff e distorti offre una apprezzabile presentazione del proprio credo che, in ogni caso, non offre tanto in termini di novità o innovazione. L’opener “Try To Stop”, forte della buona proposta del cantato, rientra in un qualcosa di già sentito; la successiva “Buried”, si caratterizza per i groove e qualche stop’n’go, brano per lo più da elogi in un contesto live; “Sanremo” un corposo riff si propaga per buona parte del brano complessivamente divertendo; chiude l’Ep “Act Of Love” dove un delicato delay si propaga nelle proprie soavi note prima di inscenare una corposa ritmica. Come sopra detto non mancano le idee ma probabilmente andrebbero meglio elaborate curando, nel contempo, anche la produzione.
Track by Track
- Try To Stop 60
- Buried 65
- Sanremo 65
- Act Of Love 65
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 60
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 60
- Tecnica: 65
Giudizio Finale
64Recensione di Wolverine pubblicata il 05.08.2022. Articolo letto 818 volte.
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