Vade Aratro «Agreste Celeste» [2020]
Recensione
I Vade Aratro sono i pionieri dell'Heavy Metal agreste e suonano canzoni sporche di terra. Sono nati nelle campagne intorno a Bologna insieme al grano del 2006.
Con il loro terzo album, "Agreste Celeste", hanno deciso di fare le cose in grande pubblicando un enorme doppio vinile che ha il sapore di una dichiarazione di intenti chiara, matura e completa.
Tutti gli aspetti del loro suono sono rappresentati in questa monumentale raccolta di ventidue brani, ognuno dei quali racconta una storia, un piccolo mondo che doveva essere condiviso.
Alti e bassi, semplicità e complessità, piccoli e grandi: tutti gli elementi si rincorrono incessantemente, con esplosioni estreme e momenti acustici, trascinandoti in un caleidoscopio di emozioni con una sincerità a cui non sei più abituato. Isolato dalla frenetica civiltà metropolitana, Vade Aratro resta il testimone di un modo di vivere e di una prospettiva che ci appartiene più di quanto siamo disposti ad ammettere.
"Agreste Celeste", è un viaggio di oltre cinquanta minuti, distribuito su ben ventidue tracce, dove l'ascoltatore si cala in un ascolto fluido ed intenso fatto di chitarre aggressive tenute insieme da una voce grintosa.
Cambi di tempo repentini, impennate ritmiche , tutto creato per non distogliere l'ascolto, ma rimanere incollati alla sedia e godersi cotanta maestri a a proporre brani che non vanno troppo per il sottile, e questo grazie anche al buon lavoro nella composizione così da regalare un prodotto dove la dinamica è di casa , evitando quello stato di noia a che si potrebbe avvertire, anche solo per il numero di brani.
Non c'è molto da dire , solamente elogiare anche il buon lavoro della voce che riesce a tenere alto il ritmo e renderlo ancora più aggressivo esaltando l'ascolto e renderlo ancora più avvincente. Tutti dettagli tipici di un genere musicale che i Vade Aratro hanno saputo tenere vivo e pulsante.
"Agreste Celeste", è un prodotto a nostro avviso, di nicchia, interessante, per gli amanti del genere Alternative Metal di quello suonato con cura e passione, tecnico e al cardiopalmo perchè alla fine dei conti anche le cose apparentemente più semplici sono sempre quelle più difficili a fare ed in questo caso le più riuscite.
Track by Track
- Al Sole 65
- La Festa di Grano 65
- Chicco Di Grano 70
- La Punturaia 60
- Populus 75
- Sotto La Terra 65
- Il Pesce Magico 65
- Sant'Antonio del Porcello 75
- Il Gatto Rinchiuso 75
- Lucertole e Libellule 60
- Sarò Buono 60
- Alla Luna 60
- Il Galleto Bianco 70
- Charivari 70
- Il Tesoro Dei Vecchi 70
- Carnavale 70
- Ho Sognato Un Barbagianni 65
- Dentro Lo Specchio 65
- La Lepre Bambina 65
- Nel tempo Di Notte 65
- Ho Chiesto a Trenta Rospi 60
- La Nave Dei Morti 60
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 70
- Qualità Artwork: 65
- Originalità: 70
- Tecnica: 70
Giudizio Finale
66Recensione di Led pubblicata il 15.09.2022. Articolo letto 662 volte.
Articoli Correlati
News
Recensioni
- Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
- Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
- Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
- Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.