Deathcrush «Under Serpents Reign» [2022]

Deathcrush «Under Serpents Reign» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
09.10.2022

 

Visualizzazioni:
918

 

Band:
Deathcrush
[MetalWave] Invia una email a Deathcrush [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Deathcrush [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina ReverbNation di Deathcrush

 

Titolo:
Under Serpents Reign

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Luigi Cara :: voce, basso;
- Andrea Sechi :: chitarra;
- Giampiero Serra :: batteria;

 

Genere:
Death Metal

 

Durata:
43' 2"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
26.04.2022

 

Etichetta:
Time To Kill Records
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Time To Kill Records [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Time To Kill Records

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Anubi Press
[MetalWave] Invia una email a Anubi Press [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Anubi Press [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Anubi Press

 

Recensione

La triade sarda dei Deathcrush rilascia questo “Under Serpents Reign”, un concentrato compatto e potente death metal che ci schiaccia come un macigno. Al di là della splendida artcover curata da un dipinto di Paolo Girardi, ciò che in ogni caso rileva ancora una volta, la grandiosità di questa band è l’estrema cura maniacale di ogni singolo brano ben mettendo in evidenza tutti i più salienti elementi e la tecnica della band, molto vicina per chi ama questo genere a band del calibro di Nile, Suffocation e via discorrendo. I Deathcrush nel corso del tempo in ogni caso sono riusciti a costruirsi una reputazione invidiabile, fatta di tecnica, di un sound graffiante e compatto e, parallelamente dilaniante ed avvezzo alle disarmonie non privo di un costante velo di oscurità; questo Under Serpents Reign è un album ritmicamente sviluppato su andature varie, dalla velocità tecnica al mid tempo e, parallelamente a contesti anche appena melodici, ricorrendo anche all’intro per alcuni brani ricorrendo a spezzoni cinematografici. C’è in sostanza una sorta di richiamo alle antiche concezioni, nell'alternanza dei brani, nelle dinamiche, nel continuo andirivieni di evocazione al male e di sassate sui denti, di tempi dispari che già, vent'anni fa più o meno, avevano ispirato la branca più raffinata del genere. Altre note in favore del disco è il grandioso growl che impera e muta intensità di gutturale a seconda delle ritmiche così offrendo un risultato estremamente avvolgente e, oltre a ciò una produzione eccellente che si perpetua dal primo all’ultimo secondo dell’ascolto. Ancora una volta i Deathcrush hanno centrato il proprio obiettivo, farsi apprezzare e stimare per il rilascio di un eccelso lavoro ricco di violenza ed odio profondo realizzato in maniera unica e dannatamente personalizzata. Fate vostro questo capolavoro se potete.

Track by Track
  1. Apocalypse of the Fallen Empire S.V.
  2. Beheading Jehovah Prophet 85
  3. Under Serpents Reign 80
  4. No Heaven Awaits 80
  5. Deamonology (Symphonies Of The Devil) 80
  6. Thy Sovereign 80
  7. Deathmarch to Obscurity 80
  8. Black Thelema 85
  9. Wolfskull 80
  10. From Servant to Warfare 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 90
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
84

 

Recensione di Wolverine pubblicata il 09.10.2022. Articolo letto 918 volte.

 

Articoli Correlati

Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
  • Spiacenti! Non sono disponibili Live Reports correlati.
Concerti
  • Spiacenti! Non sono disponibili concerti correlati.