Sleeping Romance «We All Are Shadows» [2022]

Sleeping Romance «We All Are Shadows» | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
14.11.2022

 

Visualizzazioni:
639

 

Band:
Sleeping Romance
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Titolo:
We All Are Shadows

 

Nazione:
Italia / Marocco

 

Formazione:
Federico Truzzi (Guitars and arrangements)
Francesco Zanarelli (Drums)
Mattia Todescato (Guitars)
Marco Cilloni (Bass)
Lina Victoria (Vocals)

 

Genere:
Rock / Metal

 

Durata:
41' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
07.10.2022

 

Etichetta:
NoCut
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Sleeping Romance tornano in pista con il loro terzo album, ricco di novità e qualche cambiamento rispetto a qualche anno fa, a partire dalla cantante, Lina Victoria.
Con “We All Are Shadows” si fa un tuffo negli angoli più segreti dell’animo umano, composti di luci e ombre, e lo si attua a suon di musica che ha la capacità di alternare momenti più soft, sfiorando il pop, a quelli più intensi.
Sono chiari i riferimenti musicali che hanno influito in queste composizioni: Katatonia, Leprous e Bring Me The Horizon, tuttavia la band ha sempre saputo dare un marchio di fabbrica proprio ad ogni sua produzione.
Detto questo, a noi non resta che ascoltare il tutto e provare come sempre a tirare le somme.

La breve intro parlata di Of shadows and men ti immerge in una serie di sensazioni che si possono identificare come tristezza, rabbia e frustrazione, è singolare; Smoke and mirrors è un pezzo da subito molto orecchiabile e ben calibrato.
Call my name unisce elementi che profumano di black ad aspetti molto più soft e melodici, si tratta di un brano complesso che prende spunto, almeno in parte, dal gothic di circa venti anni fa, con un risultato molto interessante.
Ghost shadows ha il suo punto di forza nel chorus, aperto e liberatorio; Stuck in your head ha un qualcosa di oscuro e profondamente introspettivo al quale l’ascoltatore non può rimanere indifferente.
My own foe è inaspettata: ruvida e grezza inizialmente, il suo sviluppo permette di arrivare a un ritornello decisamente catchy; Resemblance of light torna sulla scia del gothic: lo sfondo creato dalla musica è cupo, la chitarra è pesante e la voce della cantante riesce ad interpretare vari stati d’animo in maniera impeccabile.
Haven rappresenta piuttosto bene la svolta più “heavy” che gli Sleeping Romance hanno voluto adottare: l’accento è sempre posto sul creare una melodia di base abbastanza catchy, per così dire, ma il contorno è carico di potenza ed energia, una dinamicità che fa comprendere e apprezzare il tutto.
We all are shadows è accattivante grazie a un ritornello di facile ascolto e all’atmosfera vagamente industrial; infine, Bridge of minds, pezzo particolare: non è proprio una ballad ma rimane comunque qualcosa di riflessivo e piuttosto intimo, giusto verso la fine arriva una lieve sferzata di energia, ma il mood rimane invariato.

We all are shadows è un disco chiaro e pulito, va dritto al punto senza perdere mordente: si tratta di un metal molto melodico, come più o meno è sempre stato, che fonda il suo essere sull’interpretazione di Lina, tra l’altro molto brava e persino più in linea con la band stessa e la svolta che stanno acquisendo nel tempo.
Le canzoni mostrano tutte una certa maturità e un livello tecnico apprezzabile, in questo senso, il fatto che si tratti un genere più melodico non significa che qualitativamente sia inferiore o meno godibile.
Anzi, a dirla tutta ho ben apprezzato i momenti più carichi e “aggressivi” inseriti al momento giusto e ben calibrati nella coerenza che permea l’opera per intero.
A mio parere, gli Sleeping Romance hanno fatto centro e stanno delineando bene il loro percorso creando sempre più un’identità ben definita e togliendosi di dosso la patina di “female fronte band” che risulta un pò limitante per gli altri musicisti coinvolti.
Con Lina Victoria vedo un assetto di spessore e ben calibrato che potrà portarli lontano.

Track by Track
  1. Of shadows and men S.V.
  2. Smoke and mirrors 80
  3. Call my name 80
  4. Ghost shadows 80
  5. Stuck in your head 80
  6. My own foe 80
  7. Resemblance of light 80
  8. Haven 80
  9. We all are shadows 80
  10. Bridge of minds 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
78

 

Recensione di reira pubblicata il 14.11.2022. Articolo letto 639 volte.

 

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