ExpiatoriA «Shadows» [2022]

Expiatoria «Shadows» | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
29.11.2022

 

Visualizzazioni:
992

 

Band:
ExpiatoriA
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Titolo:
Shadows

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
David Krieg (voce)
Massimo Malachina (chitarra) Edoardo Napoli (chitarra) Giambattista Malachina (basso) Flux (tastiere)
Massimo Messina (batteria)

 

Genere:
Doom Gothic Metal

 

Durata:
43' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
04.11.2022

 

Etichetta:
Black Widow Records
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Diamonds Prod
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

La band nasce dall’idea dei fratelli Massimo e Giambattista Malachina, e Massimo Cottica, nel lontano 1987, pochi anni dopo vengono pubblicati “Tribute to Death" e "Symphonies Of Decomposed Human Flesh".
Nonostante un buon successo, nel 1998 il gruppo si scioglie a causa di continui cambi di line up ma, trascorsi dodici anni, ci riprovano con "Return to Golgotha", seguito, nel 2016, da “Crimson Evil Eyes”.
Il primo album arriva quest’anno con il titolo “Shadows" ed è quello che andremo ad ascoltare ora.

Iniziamo con When darkness falls, brano tendente al gothic con una buona melodia di fondo, non mi ha convinta totalmente la voce del cantante che risulta ovattata per qualche strano motivo; Ombra (tenebra parte II) mi ha vagamente ricordato “Il Fantasma dell’Opera”, lungo e complesso, la parte musicale è veramente ben fatta ma rimango lievemente e nuovamente scettica riguardo le parti vocali che, in alcuni momenti, sono un pò “spinte”, non ben inserite nel contesto.
The wrong side of love ha qualcosa di interessante, il suo mood oscuro e “malvagio” è perfetto e ci fa entrare nel loro mondo pieno di significati nascosti e non.
7 chains and a portrait continua su questa onda scura e positiva coerente con il genere, ti trasporta in un luogo caotico e pauroso, bello il finale tagliato da un mezzo grido.
The asylum of the damned è puramente orchestrale, un sipario piacevole che richiama all’introspezione; concludiamo con Krieg (my last song), brano perfettamente in stile doom che rimane criptico fino all’ultima nota.

Shadows è un album sicuramente coerente e lineare con quanto proposto dalla band: riflessivo e intensamente oscuro, fila liscio ed è perfetto in giornate di pioggia o notti tormentate.
La coerenza è quindi l’elemento di forza di quest’opera al punto tale che sembra essere un pò “old school” e molto ancorato alle radici di quando la band si è originariamente formata. Forse è anche per questo che non ho sempre apprezzato la voce del cantante, d’altronde è un fattore puramente personale.
In fondo va bene così e, ovviamente, consiglio di prestare attenzione agli Expiatoria solo se siete amanti del genere doom-gothic più retrò, per dire, altrimenti non farà per voi.

Track by Track
  1. When darkness falls 65
  2. Ombra (tenebra parte II) 65
  3. The wrong side of love 70
  4. 7 chains and a portrait 70
  5. The asylum of the damned S.V.
  6. Krieg (my last song) 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
66

 

Recensione di reira pubblicata il 29.11.2022. Articolo letto 992 volte.

 

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