Die Suende «Strega» [2022]
Recensione
Il quintetto dei Die Sunde, ci presenta in un’unica monotraccia il contenuto del nuovo Ep “Strega”, un brano che in venti minuti di ascolto, ci porta alla memoria, attraverso uno scream infernale, le storie i miti e le leggende che da sempre affascinano i grandi ed i bambini quando sentono parlare di boschi e di streghe. La traccia, tutta sostanzialmente strutturata in un’andatura moderata e forte di un’ottima componentistica strumentale tra distorti e passaggi acustici, cattura l’attenzione dell’ascoltatore non solo per la propria indole ma anche per il contenuto della parte cantata. Il brano sembra suddividersi in più momenti che, come si accennava sopra, spaziano dal moderato ad un qualcosa di ritmicamente più propositivo tra spazi tortuosi e desolati mentre dal testo, cantato rigorosamente in lingua madre italiana e nella cui seconda metà vede emergere anche un cantato tutto al femminile, emerge l’aspetto più mistico delle streghe, personaggi che spaziano dalla fantasia al mondo reale e che in sostanza sono da sempre state erroneamente rappresentante come figure nefaste e demoniache in dispregio dalla vera quanto opposta realtà. Il lavoro, preceduto già da altro Ep, vede oggi la band prendersi i meritevoli e giusti spazi in un vero quanto sentito contenuto che, ad essere sinceri, pare riduttivo definirlo ottimo.
Track by Track
- Strega 90
Giudizio Confezione
- Qualità Audio: 85
- Qualità Artwork: 80
- Originalità: 85
- Tecnica: 85
Giudizio Finale
84Recensione di Wolverine pubblicata il 25.12.2022. Articolo letto 602 volte.
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