Tejas Astras «Alien Decadence» [2021]

Tejas Astras «Alien Decadence» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Bata »

 

Recensione Pubblicata il:
29.12.2022

 

Visualizzazioni:
534

 

Band:
Tejas Astras
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Titolo:
Alien Decadence

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Denny Deimos: vocals, backing vocals, keyboards, drums and drum machines
Frank Sirius: lead guitar, rhythm guitar, drums and drum machines
Gustav Sulfur: bass, drums and drum machines

 

Genere:
Hard'N'Heavy / Progressive Rock

 

Durata:
42' 28"

 

Formato:
Promo CD

 

Data di Uscita:
01.12.2021

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Interessante scoperta italiani Tejas Astras (se il traduttore sanscritto-italiano non ha sbagliato starebbe letteralmente a significare lucente, splendente, energia radiante, fuoco)! Band nata nel 2008 (questo è il secondo album) composta da: Denny Deimos, voce straniata, alienata, autore dei testi, tastierista e batterista; Frank Sirius con chitarre e batteria. E al basso Gustav Sulfur (anche batteria). La band usa anche la drum machine e non annovera un batterista fisso. Sono in tre e ci propongono un rock dalle molte sfumature; libertini in stile fine anni 60, ma anche elettronici, psichedelici ma pesanti; ai confini dell’heavy con puntate sul progressive. Per fare un paragne dei LITFIBA prima periodo. I testi sono in italiano e parlano di UFO, fantascienza, archeologia, dimensioni spazio-tempo, misteri umani e cosmici. I pezzi sono otto e ti prendono in pieno, ti avvolgono e ti travolgono; da dove iniziamo? Con il primo brano “Destinazione Alienazione”, che come dicevo sopra si sposta alla grande fra HAWKWIND e heavy dark. Ancora più potente ”Più Forte della Luna” che continua su questi sentieri, quasi un mix fra metal e indie italiano anni 90. Mi ha colpito molto ”Esploratori dell’Ignoto”; un pezzo molto duro, potente che arriva a toccare lidi doom. Invece in ”Buio nel Cielo” è il pezzo dove forse si sente di più il synth; un suono che ti prende, ti avvolge. Synth e basso che ti prendono e non ti lasciano. E subito dopo la luce…. SI calmano le acqua con “Oltre l’uomo”, un brano atomesfrico, se mi passate il termine. Con “Il Volo del Vimana”; neanche il tempo di godersela che riappare il buio…stavolta con un suono più..marziale…di “L’Oltre Uomo”. Ancora elettronica ma molto nervosa..con tempi irregolari con ”Telepatia Virtuale”. Chiude il tutto la lunghissima ”Mr Roswell”: dove mistero è sorretto da un mix di elettronica, beat, rock.

Track by Track
  1. Destinazione Alienazion 75
  2. Più Forte Della Luna 80
  3. Esploratori Dell'Ignoto 75
  4. Buio Nel Cielo 75
  5. Il Volo Del Vimana 70
  6. L'Oltre Uomo 80
  7. Telepatia Virtuale 75
  8. Mr. Roswell 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
78

 

Recensione di Bata pubblicata il 29.12.2022. Articolo letto 534 volte.

 

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