Moonframe «Moonframe» [2022]

Moonframe ĞMoonframeğ | MetalWave.it Recensioni Autore:
reira »

 

Recensione Pubblicata il:
19.01.2023

 

Visualizzazioni:
366

 

Band:
Moonframe
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Titolo:
Moonframe

 

Nazione:
Italia / Australia

 

Formazione:
Giordano Gigli: chitarra
Giordano Corapi: basso
Luke Corso: voce, chitarra
Alessandro Inoli: batteria

 

Genere:
Rock

 

Durata:
41' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
15.10.2022

 

Etichetta:
Agoge Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Moonframe è un progetto musicale italo australiano creato nel 2014 a Roma dal chitarrista Giordano Gigli e dal bassista Giordano Corapi.
Il cantante/chitarrista australiano Luke Corso si unisce nel 2015 e in poco tempo arriva”Relived", il primo EP autoprodotto con il nome Altressive.
Il primo album completo prende il nome della band stessa e viene rilasciato ad Ottobre 2022.
In esso si trovano undici tracce che spaziano tra rock, progressive e
ra progressive immersi in atmosfere dark e, a completamento della formazione, Alessandro Inolti prende posto alla batteria.
Partiamo con il nostro ascolto.
Older è un pezzo da subito dinamico nel quale però mi è parso di sentire il volume della voce piuttosto basso o comunque sovrastato dagli strumenti, nonostante ciò l’aspetto melodico è ben fatto.
Prowler mi ha ricordato gli Alter Bridge, accattivante e ruvida; Cream e Spain hanno un sentore di grunge che le rende due canzoni meno energiche e quasi malinconiche, nel complesso meno incisive delle altre.
La breve intro Saros cycle ci porta dritti a Claim my eyes, un brano piuttosto introspettivo e apparentemente confuso che cela una ricerca nel suono non banale seppur complessa.
Shards torna a una musica più diretta, arrabbiata e graffiante, di quelle da ascoltare in un concerto o con le cuffie, persi nei propri pensieri.
In 23 troviamo introspezione, una calma apparente che non sfocia in una “linea piatta” bensì in un brano intenso.
Theia apre la pista a The distance between, song un pò alla Lacuna Coil con elementi industrial e qualche sfumatura dark.
Infine, So clear che ci permette di concludere con un pò di grinta e non ci lascia insoddisfatti.
Quello che traspare ascoltando Moonframe è sicuramente tanta passione e grinta per questo progetto e questa è di suo un’ottima base.
Il genere proposto prende spunto da un rock di stampo americano con qualche venatura più oscura ma anche con momenti elettrici e dinamici.
Sicuramente dal vivo il lavoro dei ragazzi potrà essere più avvincente, tuttavia il disco è interessante e coerente nel proporre qualcosa di attuale che piacerà agli appassionati del genere.

Track by Track
  1. Older 70
  2. Prowler 70
  3. Cream 65
  4. Spain 65
  5. Saros Cycle S.V.
  6. Claim my eyes 70
  7. Shards 70
  8. 23 70
  9. Theia S.V.
  10. The distance between 70
  11. So clear 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
70

 

Recensione di reira pubblicata il 19.01.2023. Articolo letto 366 volte.

 

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